L’analisi di Juric dopo il deludente (per l’occasione sprecata) pareggio di Bologna, è la notizia più bella per la domenica del Torino. Risultati che nel passato recente e remoto sarebbero stati analizzati alla stregua della normalità, lasciano l’amaro in bocca per le dinamiche che li hanno contraddistinti, portando l’universo granata a non accontentarsi nemmeno lontanamente di quanto raccolto ma spingendolo piuttosto ad un’autocritica che rappresenta uno step fondamentale per un percorso di crescita coerente e duraturo nel tempo. Il Torino crea, gioca, ma non raccoglie e non concretizza. Peccato grave, ma al quale è possibile con il tempo portare qualche correttivo, specie in estate quando sarà l’attacco il primo reparto nel quale intervenire a causa dell’addio quasi scontato di Belotti. Non lasciare spazio ad alibi di sorta è certamente il passo più importante che il Torino si sta sforzando di compiere nel fare i conti con la propria classifica.

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