Il direttore Mario Sconcerti, all’interno del Corriere della Sera, ha analizzato la vittoria dell’Inter sulla Juventus per 0-1. Questi alcuni estratti di ciò che ha scritto: “La Juve esce dal campionato in fondo a una delle sue migliori partite, non travolgente, ma insistente e sfortunata. L’Inter resta in corsa e questo forse basta. Ma è stata una partita triste la sua, di forte sofferenza e rassegnazione. Non ricordo un tiro in porta. Ha segnato un gol su doppio rigore avventuroso, con una decisione corretta dei vari arbitri intervenuti, ma raramente applicata in campionato. Il risultato non è corretto, la Juve meritava molto di più, quantomeno il pareggio, ma questo è il tempo dei risultati, chi perde esce e chi vince va comunque avanti senza nemmeno avere il tempo di riflettere. È così quasi una riscoperta l’Inter di adesso, comunque decisa, […] dura, resistente. […] La Juve […] Poteva ottenere di più, nel complesso ha dominato ma non con il piglio del conquistatore. […] Come tutte le rimonte troppo grandi, nemmeno questa della Juve si è realizzata. Arriva sempre uno scalino rotto. […] La Juve è diventata una squadra, […] ma […] la stagione non c’è praticamente più. Non conta nemmeno che l’Inter sembri la terza delle tre di testa, per gioco e condizione fisica. Non si arriva a maggio perfetti, la corsa adesso è pesante, contano solidità e fortuna. Questo successo a Torino non costerà una critica e rilancerà la voglia”.

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