La Pro Vercelli riparte da Franco Lerda: classe 1967, nato a Fossano (Cuneo), l’ex tecnico di Crotone, Lecce, Torino e Vicenza torna ad allenare in Italia dopo la parentesi al Partizani Tirana della stagione 2019-2020. Le casacche bianche si affidano a lui, quindi, per invertire la tendenza e provare a inseguire il miglior piazzamento possibile nella griglia dei play-off.

LERDA: “AMBIENTE BELLO DOVE SI PUO’ FAR BENE”

  • “Sono tornato a fare quello che mi piace – ha esordito il neo tecnico dei vercellesi – ho trovato un ambiente bello dove si può lavorare bene, con una organizzazione non da tutti fatta da persone serie e trasparenti. I giocatori al momento non possono avere grande entusiasmo: ci sono tanti ragazzi giovani che, però hanno voglia di tirarsi fuori da questa situazione mettendosi a mia totale disposizione”.
  • Essere sereni e propositivi è dunque d’obbligo. “Sono contento e fiducioso: usciremo da questa situazione perché abbiamo tanta qualità. Al momento c’è qualche giocatore di troppo fuori, ma non ci piangeremo addosso: arriveremo sufficientemente organizzati per far bene domenica contro il Fiorenzuola. Dovremo anche essere pazienti: i miracoli non li fa nessuno: io però ho grande voglia ed entusiasmo e i ragazzi stanno applicando alla lettera le mie indicazioni”. 
  • In merito al crollo di risultati avuto dalla squadra dopo l’ottimo inizio: “La partenza a palla ha portato entusiasmo, spostando verso l’alto anche giudizi e aspettative. Poi sono arrivati gli infortuni, le squalifiche e alcune partite non hanno girato bene, assieme ad altre problematiche che la società ha visto. Con la società – ribadisce Lerda – abbiamo visto ed analizzato tutte le concause che hanno portato a questa situazione. Crediamo di aver focalizzato la problematica e ci siamo lavorando: abbiamo appena iniziato”:

 

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LERDA: “NON ABBIAMO PARLATO DI MERCATO: DOBBIAMO CERCARE IDENTITA’ SUL CAMPO'”

  • Inevitabile qualche domanda sul mercato di gennaio, a cui Lerda preferisce non pensare: “Mancano tre partite a fine anno: un’eternità. Poi ci sarà un mercato fin troppo lungo: la nostra priorità al momento si chiama Fiorenzuola, tutto il resto non ci interessa. Questa squadra fino a qualche mese fa era rispettata a livello nazionale: non si diventa scarsi dall’oggi al domani, dobbiamo cercare tutti assieme di rimettere in pista questa macchina che si è inceppata”.
  • “Il tecnico che mi ha insegnato di più è Mircea Lucescu: lo ricordo professionalmente come il più bravo, anche se ho imparato da tutti qualcosa. Modulo preferito? Ho iniziato con una linea a quattro, poi ho utilizzato la linea difensiva a tre-cinque, quindi non ho schemi prestabiliti: cercheremo di trovare il vestito più adatto ai ragazzi, mettendoli in condizione di fare le cose che conoscono meglio. Bisogna partire dalla semplicità, per far sì che i giocatori abbiano più certezze possibili”.
  • Non può mancare, infine, un sentito ringraziamento al mister uscente Giuseppe Scienza: “E’ stato mio compagno durante il master – ha ribadito Lerda – e quindi conosco la qualità sia dell’allenatore che della persona: capisco quello che sta passando in questo momento, ma purtroppo è la nostra vita. La società in tal senso è stata straordinaria, dimostrando molta pazienza anche quando le cose non andavano”.
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Giorgio Tosto

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