Quindici operazioni di mercato in entrata – per un investimento complessivo di poco inferiore ai 20 milioni di euro – e una svolta tecnica intrigante nelle intenzioni con la scelta di un allenatore cresciuto al fianco di Guardiola per partorire un desolante quattordicesimo posto in classifica. La zona play-off resta distante appena 3 punti, in virtù dell’equilibrio estremo ch regna sovrano anche quest’anno in Serie B, ma la zona play-out è ancora più vicina: il Parma di Enzo Maresca stenta maledettamente a decollare e anche al presidente Krause i conti non tornano.

LA POSIZIONE DI MARESCA – Nomi decisamente fuori categoria per la cadetteria come Buffon, Danilo, Schiattarella e Vazquez, chiamati per accelerare la crescita dei tanti talenti sui cui la nuova proprietà ha deciso di scommettere: un mix potenzialmente esplosivo, ma la sensazione forte è che il processo di adattamento alla realtà della B sia ancora ben lontano dall’essere compiuto, soprattutto sotto l’aspetto della mentalità. Il mese di gennaio è sempre più vicino e, stando alle comunicazioni ufficiali degli stati maggiori del Parma, sconfessare dopo appena tre mesi la scelta di un progetto tecnico – peraltro legata ad un contratto triennale – al momento non viene presa in considerazione. Più probabile l’ennesima rivoluzione sul mercato per provare a mettere a disposizione di Maresca giocatori più pronti a calarsi in un contesto di “battaglia” per iniziare la scalata verso le posizioni di classifica più consone al blasone del Parma.

CHI ENTRA E CHI ESCE – La dolorosa scoppola di Lecce ha mandato in frantumi i ragionamenti su una ritrovata compattezza figlia del passaggio al 3-5-2, ribadendo l’idea che la squadra emiliana necessiti di ulteriori elementi di esperienza che sappiano incidere da subito soprattutto sul piano psicologico. Rientrano in quest’ottica i rumors su Ernesto Torregrossa, chiuso alla Samp da Quagliarella, Gabbiadini e Caputo, o dello svincolato Oliver Kragl per il centrocampo: piste di mercato che sono comunque subordinate alla necessità di rientrare almeno parzialmente degli onerosi e ad oggi infruttuosi investimenti sostenuti da Krause. Oltre a “storici” esuberi come Sepe, Laurini, Iacoponi, Sprocati e Siligardi, il Parma sta valutando alcuni sacrifici di spessore come quello di Roberto Inglese o di Dennis Man, acquistato poco meno di un anno fa per 13 milioni di euro ma mai entrato nelle grazie di Maresca: su di lui si è mosso il Galatasaray, che dovrà presentarsi con un’offerta di almeno 11 milioni. Nessuna intenzione, salvo proposte indecenti, di cedere invece il trequartista argentino Juan Brunetta e tanto meno il centravanti polacco Adrian Benedyczak, una delle poche note liete di inizio stagione: il classe 2000, arrivato per appena 2 milioni, ha realizzato 3 reti in campionato in appena 273 minuti ed è reduce da una grande doppietta con la sua Under 21 contro la Germania.

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