NAPOLI (pagelle a cura di Raimondo De Magistris)
Ospina 6 – Una serata amara. Il tiro senza pretese di Calabria diventa imprendibile dopo la deviazione di Giroud e lui può solo guardare il pallone finire in fondo al sacco.
Di Lorenzo 6 – Il duello con Leao è impegnativo, quando poi si sovrappone Theo Hernandez diventa difficilissimo. Difende come può e, tutto sommato, svolge un buon lavoro.
Rrahmani 6 – Il cartellino giallo rimediato nel primo tempo non lo condiziona. Buona la sua prestazione in marcatura.
Koulibaly 5.5 – Solita prestazione di grande personalità ma ha la ‘colpa’ di tenere Giroud in gioco sul gol che decide la partita.
Mario Rui 6 – Più di Di Lorenzo spinge in sovrapposizione. Osa perché dalle sue parti è più facile contenere, ma oggi Insigne non è in serata sulla catena di sinistra.
Lobotka 6 – Prova a caricarsi il Napoli sulle spalle ma quando si guarda intorno non trova grande supporto. Dall’82’ Anguissa s.v.
Fabian Ruiz 5 – Impalpabile. Dall’arco dipinto sette giorni fa a una domenica trascorsa nell’ombra, soprattutto quando c’è da dar battaglia. Disattento, a volte impreciso anche quando è alle prese con passaggi piuttosto banali. Dal 76′ Mertens sv
Politano 5 – La catena di sinistra del Milan è, per distacco, la migliore della Serie A. Troppo impegnato nel contenere le scorribande di Theo Hernandez per creare pericoli. Dal 67′ Ounas 6 – Non ha paura di puntare Theo Hernandez: il suo ingresso dà all’attacco del Napoli più imprevedibilità.
Zielinski 5.5 – Qualche strappo, qualche spunto, ma mai nulla di decisivo. Dall’82’ Lozano sv
Insigne 5 – Dalle stelle alle stalle. Protagonista assoluto contro la Lazio, capitano impalpabile nel match Scudetto al Maradona. Il bello e il brutto del calcio: per lui c’erano tutte le premesse per una notte magica, soccombe sotto il peso della partita. Dal 67′ Elmas 5.5 – Un po’ più nel vivo del gioco rispetto al capitano.
Osimhen 6 – Generoso, smanioso, sistematicamente raddoppiato. Prova a fare la differenza ma Kalulu e Tomori gli stanno sempre addosso. E lo stanano.
Allenatore Luciano Spalletti 5.5 – Il suo Napoli stecca l’esame più importante. Entra in partita solo dopo che il Milan gli suona la sveglia: a quel punto partono i cambi e i nuovi entrati provano a cambiare la partita: è tardi, il Milan non gli ha mai prestato il fianco.
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MILAN (pagelle a cura di Gaetano Mocciaro)
Maignan 6 – Poco impegnato, sicuro nelle uscite.
Calabria 6.5 – Con l’assenza di Romagnoli la fascia da capitano finisce sul suo braccio e legittima la promozione con una prestazione di solita sostanza e coraggio. Bene nelle chiusure, ha il merito di crederci nell’azione dello 0-1 quando prova la botta dalla distanza. Dall’80’ Florenzi sv.
Kalulu 7 – Crea con Tomori un’ottima cerniera difensiva, prendendo in consegna Osimhen e ingaggiando un gran duello in velocità. Provvidenziale nel primo tempo in una chiusura sul nigeriano.
Tomori 7 – Tiene testa a Osimhen pur rischiando in un paio di occasioni. Prezioso il supporto di Kalulu a supporto dell’inglese.
Théo Hernandez 7 – Inizio timido col Napoli a tenere l’iniziativa, cresce già nel finale del primo tempo col passare dei minuti. È lui che permette al Milan di prendere campo, costringendo gli avversari al corner e facendo spendere a Rrahmani un giallo. Nel finale è dominante: impegna Ospina, mette in mostra con alcuni interventi difensivi notevoli e quasi manda in gol Saelemaekers.
Tonali 6 – Col Napoli a tenere per lo più il pallone la sua prestazione è fatta più da contenimento che da costruzione. Brilla meno che in altre occasioni pur non demeritando. Dal 68′ Krunic 6 – Dà una mano alla mediana .
Bennacer 6.5 – Con lui palla al piede stai certo che difficilmente la perderà. Copre tutta la mediana, mostrando anche polmoni oltre a un bel piede. Nei primi minuti si invola anche in area, venendo fermato da Koulibaly.
Messias 6 – Se viene di recente preferito a Saelemaekers un motivo ci sarà, anche se fatica a sfondare non riuscendo a far valere la sua abilità nell’uno contro uno. Le cose migliorano col Milan in vantaggio e le squadre allungate. Dall’80’ Saelemaekers sv
Kessié 6 – Trequartista solo per la collocazione inziale in campo, di fatto arretra spesso a mezzala sinistra. Non tocca molti palloni ma è sempre preciso.
Leao 6.5 – È l’unico che salta l’uomo. Ha estro, straripanza fisica, sfacciataggine. Mette alla prova la difesa azzurra che, c’è da dire, lo riesce a contenere bene. Dal 90′ Ibrahimovic sv.
Giroud 7 – Non tira quasi mai in porta ma quando lo fa segna gol pesantissimi. Nel derby segna due reti con due tiri, al “Maradona” gliene basta uno. Oltre all’incredibile efficacia si fa apprezzare come sponda, favorendo gli inserimenti dei centrocampisti e la sua fisicità tiene impegnata la difesa avversaria. Si fa male nel tentativo di servire Messias, deve chiedere il cambio. Dal 68′ Rebic 6 – Utile con le sue accelerazioni in un momento in cui le squadre sono allungate.
Allenatore Stefano Pioli 7 – Il suo è un 4-3-3 mascherato da 4-2-3-1. Aggiunge fisicità alla squadra, rinunciando a un Brahim per la verità non brillantissimo da un po’. Lascia l’iniziativa agli avversari senza mai rischiare, prende campo col passare dei minuti, colpisce e gestisce. La squadra risponde con l’ennesima prova di livello in un big match, compatta e concreta, sempre sul pezzo.

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