Parte male e finisce peggio, per il Napoli, la gara di ritorno dei playoff di Europa League contro il Barcellona. Il pareggio per 1-1 del Camp Nou aveva illuso che superare i catalani fosse una missione possibile. Il 4-2 rimediato allo stadio Maradona, al massimo della capienza possibile per la prima volta da diversi mesi a questa parte, restituisce l’immagine plastica della superiorità dei catalani. Si chiude così anzitempo l’avventura dei partenopei e di capitan Lorenzo Insigne, all’ultima notte europea prima del trasloco estivo in MLS.

Subito giù, Osimhen illude. Dopo l’abbraccio collettivo dietro allo striscione “No War”, il Barça sovrasta in un attimo i padroni di casa. Di Jordi Alba e di un ispirato De Jong, probabilmente il migliore in campo, le reti che nel giro di dieci minuti portano il risultato sul 2-0. Il rigore conquistato da Victor Osimhen – unico sufficiente nelle pagelle azzurre – e trasformato da Lorenzo Insigne illude la formazione partenopea che la rimonta sia possibile, ma la rete di Piqué mette il sigillo sul primo tempo e nella ripresa le cose non cambiano. Brutta battuta d’arresto per i campani di Luciano Spalletti, al quale non resta che accettare la sconfitta: “Xavi è stato più bravo di me”. Ora testa alla Lazio, al campionato e alla corsa scudetto: l’unico obiettivo per cui il Napoli corre ancora.

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