Intervistato da Sky TG24, l’ex coordinatore del Comitato tecnico scientifico Franco Locatelli ha parlato della fine dello stato di emergenza e della situazione della pandemia in Italia, difendendo tutte le difficili decisioni prese durante la prima ondata: “Avevamo a che fare con un virus non noto ed è stato un percorso di apprendimento e quindi alcune scelte potevano essere rifinite in maniera diversa, ma direi molto col senno di poi. Quello che rivendico come merito dei consigli del Cts, l’indicazione di chiudere il Paese all’inizio del mese di marzo 2020. Senza, ci sarebbe stato un interessamente importante dell’Italia che avrebbe portato a un più alto numero di morti”, ha assicurato.

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