Inizierà tra pochi minuti la conferenza stampa di fine stagione del direttore sportivo della Salernitana Morgan De Sanctis. Presumibilmente arriverà l’annuncio del rinnovo di Paulo Sousa, ma ovviamente si parlerà in modo diffuso della questione Dia e delle prime operazioni di mercato. Potrete seguire la diretta testuale qui su TMW, per restare aggiornati basterà premere il tasto f5.

Ore 10:10 – Inizia la conferenza stampa

Parla De Sanctis: “Oggi ci vediamo per fare un bilancio della stagione passata. Il lavoro è stato importante, abbiamo raggiunto risultati notevoli e voglio chiarire tante situazioni. Durante il campionato non ho parlato molto, non sono intervenuto tante volte quanto necessario e in alcuni momenti avrei potuto creare schieramenti e divisioni. Invece ho scelto di restare in silenzio, volevo salvaguardare l’interesse della Salernitana. Ero certo che la squadra allestita avrebbe ottenuto i risultati auspicati e che tutto si sarebbe ricondotto ad una stagione soddisfacente. Ci siamo visti un anno fa qui e dissi che volevamo salvarci alla penultima giornata, è successo in anticipo ed è stata una gioia per tutti. Restare in silenzio non è stato esercizio complicato, la mia famiglia mi ha insegnato l’educazione. Il mio carattere e la mia provenienza hanno dato un contributo, si dice che gli abruzzesi siano forti e gentili e mi riconosco in questa descrizione. Sono sempre stato a disposizione, mi ritengo un uomo generoso. Farmi apprezzare dalle persone e dai tifosi è stato più complicato, così come da chi ha lavorato alacremente all’interno del club. E’ successo, in concomitanza con l’arrivo dei risultati, e quindi siamo soddisfatti e voglio condividere con tutti i tesserati della Salernitana la gioia della salvezza. Area tecnica, amministratore, presidente, tifosi, staff tecnico, staff medico, giornalisti. La stampa è stata compagna di viaggio per 12 mesi. Molte volte ho compreso l’onestà intellettuale delle vostre critiche, attingendo da lì come fonte di riflessione. Alcune volte ho apprezzato, altre volte mi sono chiesto il perchè di alcune letture che non corrispondevano alla realtà. Però questo fa parte di un percorso condiviso e io devo essere una persona responsabile, al pari di chi si rivolge ai tifosi. Però sono soddisfatto di come avete raccontato la Salernitana, ma…si può migliorare. Dipenderà anche da noi e stiamo lavorando affinché la Salernitana venga descritta per quello che è e per ciò che vorrà fare”.

Su Sousa: “E’ arrivato a febbraio e ha accettato nella negoziazione la nostra sfida. Stimolante per lui e per noi. Abbiamo accolto un profilo veramente importante. L’accordo contrattuale prevede un’opzione unilaterale, è stata esercitata ma abbiamo concesso al mister la possibilità di avere un piccolo spazio nel quale si prenderà legittimamente il diritto di decidere se continuare con noi. Vi garantisco che, rispetto al futuro della Salernitana, c’è allineamento e condivisione al 100%. Da parte mia e della proprietà c’è la convinzione che il progetto continuerà con Paulo Sousa”.

Iniziano le domande, c’è la possibilità anche per i tifosi di interagire da casa attraverso i social.

Bilancio positivo?
“Certo. Si può sempre migliorare, si deve migliorare e vogliamo ambire ad ottenere qualcosa in più. Tutti noi dobbiamo avere la consapevolezza che l’obiettivo resta salvarsi il più velocemente possibile. Poi ci sono tanti aspetti che rendono una salvezza più bella e diversa dalle altre”.

Iniziò la stagione come successore di Sabatini e un allenatore già a busta paga, con l’addio di Ederson e l’arrivo di tante scommesse. Poi è stato rinnegato l’allenatore del moriremo insieme. Quanto è cresciuto De Sanctis in un anno?
“Mi sento diverso da quando sono arrivato, mi sento il direttore della Salernitana più completo nelle informazioni a disposizione. Vivo la quotidianità proiettandomi al futuro. Stringevo la mano al presidente un anno fa, dal primo luglio del 2022 ho iniziato a lavorare come direttore sportivo della Salernitana raccogliendo un’eredità pesante. Capivo quanto Sabatini, mio direttore ai tempi della Roma, fosse entrato nel cuore di tutta la città, dei tifosi, dei calciatori. Ma non ho mai sofferto di sudditanza psicologica, anzi ero consapevole di mezzi e limiti. Quando dissi sì a Iervolino ero certo fossi la persona più adatta possibile a sostituire Sabatini. I miei sentimenti sono sempre stati positivi, l’entusiasmo del presidente era un’ulteriore spinta così come la sua volontà di investire. Ho voglia di rivivere con voi tutti i momenti della stagione appena trascorsa. Su Sabatini una cosa mi sento di dirla. Gli ho fatto sempre i complimenti per quello che rappresenta nel mondo del calcio, per la capacità di raccontarsi e di farsi conoscere con un mix di filosofia ed energia devo apprendere anche io. Aggiungo, però. Non so quanto tempo lavorerò per la Salernitana. Trent’anni o prima, chissà. Ma quando andrò via di certo non sarò così influente all’interno dell’ambiente Salernitana. Per carattere e per pensiero credo che sia doveroso, come forma di rispetto verso chi mi sostituirà, non condizionare opinioni e lavoro”.

Cosa può avere in meno la Salernitana rispetto ai club che hanno contattato un Paulo Sousa chiamato ad essere grato a chi lo ha rilanciato?
“Il mister non aveva avuto delle esperienze felicissime, soprattutto le ultime due. Anche a Bordeaux non era andata come tutti auspicavano. Accettò con entusiasmo e oggi sa benissimo di cosa stiamo parlando. Sa chi è Danilo Iervolino, chi è Maurizio Milan. Sa come lavora la direzione sportiva, è consapevole di quello che la Salernitana è ora e sarà in futuro. E’ vero che ci saranno scelte di mercato che potranno renderci più forte per restare a livello di quest’anno, ma è anche vero che all’inizio potremmo essere leggermente meno forti perchè faremo grossi investimenti sui giovani. Ma siamo sereni perchè li affideremo a un maestro. Noi siamo profondamente convinti che qui abbia tutto per imporsi e per arrivare ai livelli che merita. Noi non siamo un club che strozza le ambizioni dei giocatori e di chi lavora all’interno della società. La nostra filosofia è basata sulla responsabilità nei confronti della tifoseria, sulla libertà e sul rispetto dei contratti. Il mister, come detto, ha uno stretto periodo per prendere la sua decisione ma siamo sereni e Paulo Sousa resterà con noi. Ciascuno di noi ha bisogno di continuare a crescere”.

Leggi l'articolo originale

About Author

Pro News

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Hai più di 18 anni?

In questo sito web sono presenti contenuti dedicati ai soli maggiorenni.

Se ha meno di 18 anni non puoi accedere ai contenuti del sito