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Nella notte tra il 23 e il 24 febbraio 2022, la Russia ha attaccato l’Ucraina dopo il via libera all’operazione militare da parte del presidente russo, Vladimir Putin. Esplosioni a Kiev e in altre città ucraine, il capo del Cremlino ha intimato ai paesi stranieri di evitare interferenze, o ci saranno conseguenze mai viste. Una guerra che ha scatenato subito una lunghissima sequela di reazioni: su Tuttomercatoweb.com racconteremo in presa diretta tutti gli eventi e le dichiarazioni più rilevanti legate al mondo del calcio e dello sport
Tutti gli aggiornamenti e le reazioni sull’attacco russo in Ucraina e sulle ripercussioni nel mondo del calcio. Premi F5 per ricaricare la pagina
12:00 – Finale di Champions a Parigi, Koloskov: “Pressione dei club inglesi, la RFU non ha violato regole” – Il presidente onorario della Federcalcio russa (RFU), Vyacheslav Koloskov, ha commentato la notizia dello spostamento della finale di Champions League da San Pietroburgo a Parigi causata dal conflitto in atto tra Russia e Ucraina: “Mi aspettavo qualcosa del genere, anche se non ci sono ragioni legali. Non abbiamo violato nessuna regola ma c’è pressione sulla UEFA: alcuni club inglesi hanno detto che non sarebbero venuti in Russia, quindi si è dovuto scegliere questa soluzione. In generale, penso che sia corretto”, riporta Sport Express.
11.12 – Lucescu torna a casa – Florin Cernat, ex nazionale rumeno e oggi direttore sportivo del Voluntari, ha fornito un importante aggiornamento su Mircea Lucescu, che ieri aveva manifestato l’intenzione di non lasciare l’Ucraina: “Sta tornando in Romania insieme al suo staff.. Viaggiano in auto perché l’aeroporto è stato bombardato”.
10.45 – Finale di Champions League a Parigi: no a San Pietroburgo – La finale di Champions League non sarà giocata a San Pietroburgo, bensì a Parigi. Questa la decisione presa dalla UEFA, riportata dal New York Times, nella riunione speciale convocata per oggi e iniziata alle ore 10. L’ultimo atto della massima competizione europea sarà disputato allo Stade de France, nel sobborgo parigino di Saint-Denis, come decisione in seguito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
10.30 – La Federcalcio irlandese pensa alla sfida contro l’Ucraina in Nations League – Il conflitto tra Russia e Ucraina potrebbe avere ripercussioni anche sul calendario calcistico internazionale. Mentre la UEFA e la FIFA sono chiamate a prendere decisioni difficili sugli spareggi europei per i Mondiali e sulla sede della finale di Champions League (prevista a San Pietroburgo), la Federcalcio irlandese ha annunciato che sono in corso discussioni tra governo, UEFA e Federcalcio ucraina per lo scontro della UEFA Nations League previsto a Leopoli il 14 giugno. A riportarlo è Sky Sports UK.
10.16 – Il Real Madrid a disposizione di Lunin – Tutto il Real Madrid ha espresso la propria solidarietà ad Andriy Lunin. Il portiere ucraino è rimasto ovviamente molto scosso per le notizie che arrivano dal suo Paese d’origine. Mister Ancelotti e i compagni di squadra, prima dell’allenamento a Valdebebas, lo hanno travolto con il loro affetto, mentre il club si è messo a disposizione per qualsiasi necessità. La moglie e parte della famiglia del calciatore vivono a Madrid; Lunin è originario di Kharkov, città posizionata a meno di 50 chilometri dal confine russo.
10.06 – Gli atleti russi saranno ai Giochi Paralimpici Gli atleti russi potranno partecipare ai prossimi Giochi Paralimpici invernali, in programma a Pechino dal 4-13 marzo. Questo nonostante la violazione della Tregua Olimpica da parte della Russia, che nella notte tra mercoledì e giovedì ha attaccato l’Ucraina. La Tregua Olimpica è appunto il periodo di pace che gli Stati membri si impegnano a rispettare durante lo svolgimento dei Giochi e la sua violazione aveva messo in dubbio la presenza dei 71 atleti selezionati per partecipare sotto la bandiera del Comitato Olimpico Russo (ROC).
09.26 – Boris Johnson: “Aeroflot non potrà più operare nel Regno Unito”. Lo United perde uno sponsor – L’attacco russo in Ucraina ha sconvolto l’Europa e il mondo intero. Il Regno Unito si è subito attivato per imporre sanzioni durissime e, secondo le informazioni riportate da Sky Sports UK, il Primo Ministro Boris Johnson ha annunciato che la compagnia aerea Aeroflot non potrà più operare nel territorio britannico. Aeroflot è uno degli sponsor maggiori del Manchester United.
VENERDÌ 25 FEBBRAIO
23.52 – De Roon sta con Malinovskyi – “No war in Ukraine”. È questo il messaggio che Ruslan Malinovskyi, fantasista ucraino dell’Atalanta, ha esibito sotto la maglia dopo il gol del 2-0 nella vittoria della Dea sull’Oympiacos. Su Twitter, Maarten De Roon condivide l’immagine del suo compagno di squadra, in uno spogliatoio che vede anche la presenza del russo Miranchuk: “Ci sono cose più importanti di una vittoria. Suona sempre un po’ senza senso, ma i miei pensieri sono con le persone in Ucraina. Siate forte, state al sicuro”.
There are more important things than a win. It always sounds a bit ‘meaningless’, but my thoughts are with the people in Ukraine. Stay strong, stay safe. pic.twitter.com/UGUt3hzrml
— Marten de Roon (@Dirono) February 24, 2022
#StopWar pic.twitter.com/GF9cX6ysUU
— Merih Demiral (@Merihdemiral) February 24, 2022
23.34 – Il candidato alla DFB Peters: “UEFA riconsideri la partnership con Gazprom” – Il candidato alla presidenza della Federcalcio tedesca Peter Peters in un’intervista alla Frankfurter Allgemeine Zeitung ha parlato anche dei rapporti fra UEFA e Gazprom alla luce dell’invasione della Russia in Ucraina invitando il massimo organismo calcistico europeo a riconsiderare la partnership: “Ora siamo obbligati a non continuare come fatto in passato, la UEFA deve riconsiderare questo rapporto. – si legge in un’anticipazione – Non riesco a immaginare, vista la guerra, che qualcuno nel calcio possa essere associato a questa vicenda”.
23.16 – Kravets: “Voglio andare in guerra per difendere l’Ucraina” – Intervenuto a Radio Marca, Vasyl Kravets, giocatore ucraino che milita in Spagna, nello Sporting Gijon ha parlato della drammatica situazione che sta vivendo il suo paese d’origine: “Stanno uccidendo persone, civili, negli ospedali. Tutta colpa di Putin e con questo non voglio dire che sia colpa della Russia, ma di Putin sì. Siamo un Paese che vuole vivere in tranquillità, non vogliamo attaccare nessuno, vogliamo stare solo bene e tranquilli” ha dichiarato, aggiungendo: “Sono sincero, voglio andare in guerra e aiutare la mia gente. Ma non posso aiutare perché non so sparare, non so muovermi, non so come ricaricare una pistola. Ma voglio aiutare e se potessi andrei al fronte a difendere il mio territorio. È doveroso per gli ucraini”.
22.25 – FIVB: “La Coppa del Mondo di pallavolo in Russia non è a rischio” – Il massimo organismo mondiale della pallavolo (FIVB) ha deciso che per il momento la Coppa del Mondo in programma in Russia dal 26 agosto all’11 settembre non è a rischio nonostante quanto sta accadendo in Ucraina in queste ore. Un portavoce della FIVB ha infatti parlato con l’agenzia di stampa tedesca spiegando la posizione della federazione: “La FIVB ritine che lo sport debba essere sempre separato dalla politica. Stiamo monitorando da vicino la situazione per garantire la sicurezza e il benessere di tutti i partecipanti all’evento, questa è la nostra priorità”.
21.59 – l’ex Genoa e Crotone Spinelli è riuscito a raggiungere la Polonia – L’ex attaccante di Genoa e Crotone Claudio Spinelli, ora in forza all’Oleksandrija in Ucraina, è riuscito a lasciare il paese dell’est Europa dopo il precipitare della situazione a causa dell’invasione russa. Come riferisce Sky l’argentino ha infatti raggiunto la Polonia via terra assieme ad alcuni compagni di squadra. Questo pomeriggio il padre del giocatore aveva parlato del tentativo di fuga dal paese del figlio.
21.42 – Durissimo editoriale di Kicker: “La Russia va esclusa da ogni competizione sportiva”
“Lo sport, e soprattutto il calcio, non deve fermarsi ad atti simbolici, ma imporre sanzioni durissime come l’esclusione di tutte le squadre russe da ogni competizione e il blocco immediato di ogni flusso di denaro da e verso la Russia, dall’assegnazione dei diritti tv, ai pagamenti degli sponsor e del marketing”. È durissima la presa di posizione del caporedattore di Kicker Rainer Franzke nei confronti della Russia dopo l’invasione dell’Ucraina.
Ma non c’è solo il paese governato da Putin nel mirino del giornalista tedesco che non risparmia critiche neanche ai massimi esponenti sportivi mondiali: “Alti funzionari egocentrici come Gianni Infantino o Thomas Bach (presidente del CIO) hanno chiuso gli occhi per anni quando despoti come Putin, Xi o Lukashenko hanno ignorato i diritti umani e le convenzioni internazionali, quando hanno rapito, torturato, avvelenato persone, dirottato aerei o aperto campi panali. Questi funzionari hanno il simbolo del dollaro sulla fronte e blaterano sul fatto che lo sport non sia politico rafforzando le dittatura con l’assegnazione dei Giochi Olimpici o dei Mondiali di calcio. – continua Franzke nel suo editoriale – Lo sport, e soprattutto il calcio, non deve fermarsi ad atti simbolici, ma imporre sanzioni durissime come l’esclusione di tutte le squadre russe da ogni competizione e il blocco immediato di ogni flusso di denaro da e verso la Russia, dall’assegnazione dei diritti tv, ai pagamenti degli sponsor e del marketing. Naturalmente tutto questo costerà tantissimo, ma qualsiasi aiuto alle persone che vivono in Ucraina deve essere all’ordine del giorno. Non è importante in questi tempi drammatici come stia andando lo sport, ma esso deve e può inviare segnali a tutti i settori con sanzioni contro la Russia che colpiscano tutte le sfere di influenza”.
20:34 – Pjanic: “Ero molto piccolo quando capii il significato delle sirene” – Oggi, la guerra esplode tra Russia e Ucraina. Miralem Pjanic, nato nel 1990 in Bosnia e la cui famiglia si rifugiò in Lussemburgo dopo lo scoppio del conflitto, sa cosa significhi. E via Twitter l’ex centrocampista di Roma e Juventus, oggi al Besiktas, ha condiviso il suo pensiero: “Ero molto piccolo quando ho capito cosa significassero le sirene. Ogni volta che le ascolto, penso a ciò che hanno sofferto i miei amici. Nessun bambino dovrebbe essere costretto a convivere con questo incub
20:30 – L’Augsburg illumina lo stadio coi colori dell’Ucraina – L’Augsburg ha deciso di illuminare il proprio stadio coi colori giallo e blu in solidarietà con l’Ucraina che in queste ore è stata invasa dalla Russia. “La guerra e la violenza non possono e non devono essere un mezzo per affermare i propri interessi. Il nostro pensiero è con il popolo ucraino. – si legge in una nota del club tedesco – Augusta è una città di pace e un chiaro impegno per la convivenza pacifica in una società diversificata non è estremamente importante solo per noi e la nostra città, ma per il mondo intero”.
20.10 – Malinovskyi mostra la maglia in campo: “No war in Ukraine” – Un messaggio di pace, che potrebbe costargli delle sanzioni da parte della UEFA. È quello che ha mandato Ruslan Malinovskyi, fantasista ucraina dell’Atalanta, dopo il gol del 2-0 sull’Olympiacos: “No war in Ukraine”. No alla guerra in Ucraina, anche se grazie alla regia internazionale è stato quasi impossibile leggere bene il messaggio, nonostante il campione della Dea abbia cercato di mettersi a favore di camera.
19.53 – Il racconto da Kiev – Raggiunto da TMW, Artem Frankov, caporedattore di Football ed ex componente della Federcalcio ucraina, raconta così ciò che si vive su quello che è diventato a tutti gli effetti un fronte:”Ci hanno svegliati i 3M-54 Kalibr, i missili, questa mattina. Li abbiamo tutti sentiti oggi, hanno colpito gli aeroporti e i mezzi di difesa antiaerea. Aspettiamo. Attendiamo notizie dal fronte, da Gostomel, a sud della Capitale, che è sotto attacco russo in questo momento”.
19.10 – Infantino: “La FIFA condanna l’uso della violenza” Per ora, la FIFA non adotterà sanzioni contro la Russia, ma Gianni Infantino condanna pubblicamente l’invasione dell’Ucraina. “Condanniamo l’uso della forza da parte della Russia – ha detto il presidente FIFA a margine del Consiglio di oggi – non è mai una soluzione e continuiamo a monitorare la situazione”. Infantino ha anche comunicato che al momento non sarà presa una decisione riguardo alle gare delle qualificazioni che coinvolgono la Russia: “Esiste un bureau che si occupa di queste questioni, speriamo che la situazione sia risolta nel giro di un mese quando è in programma la prima partita, ma se necessario prenderemo le dovute decisioni”. Nessuna sanzione, al momento, è in programma contro la federcalcio russa: “Analizzeremo la questione, purtroppo nel mondo ci sono tanti Paesi in conflitto e la FIFA deve occuparsi di tutte queste situazioni”.
18.36 – La Federcalcio ucraina chiede l’esclusione della Russia da FIFA e UEFA La Federcalcio Ucraina ha chiesto a FIFA e UEFA l’estromissione dei club russi e della nazionale di Mosca. Il Comitato Esecutivo UAF, si legge nel comunicato diramato oggi, ha deciso di: inviare alla FIFA e alla UEFA opportuni appelli che vietino la partecipazione di squadre nazionali e club della Russia a partecipare a qualsiasi competizione internazionale sotto l’egida della FIFA e della UEFA; inviare al più presto un ricorso alla UEFA in merito alla decisione di cambiare città e paese della finale di UEFA Champions League della stagione 2021/2022 e della Supercoppa UEFA-2023.
17.57 – Niente Supercoppa 2023 a Kazan? Non arriverà solo la decisione forte di togliere la finale di Champions League 2022 alla Russia, prevista in quel di San Pietroburgo. Secondo le ultime in arrivo dalla Svizzera, il Comitato Esecutivo UEFA convocato d’urgenza per domani dovrebbe togliere anche la Supercoppa 2023 prevista a Kazan. Questo in virtù dell’attacco militare della Russia in Ucraina ordinato questa notte dal Cremlino.
17.45 – Dyukov non sarà a Comitato Esecutivo UEFA Il numero uno di Gazprom Neft, Alexander Dyukov, non sarà al Comitato Esecutivo UEFA convocato domani d’urgenza. La UE ha chiesto la sospensione della partnership con l’azienda del gas russo e l’oligarca è ora impegnato nelle riunioni d’emergenza con Vladimir Putin al Cremlino.
17.31 – Comunicato congiunto di tre Federazioni: “No a gare in Russia verso Qatar 2022” Nuovo comunicato, stavolta congiunto, da parte delle Federazioni di Polonia, Svezia e Repubblica Ceca. Tutte e tre esprimono la forte convinzione di non voler giocare i play-off verso il Mondiale di Qatar 2022 in territorio russo. Un appello per non volare e giocare in Russia: la richiesta a UEFA e FIFA è di reagire e presentare subito alternative.
17.03 – Lo sgomento di Pioli Come state vivendo questa giornata dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia? E’ questa una delle domande poste in conferenza stampa a Stefano Pioli, tecnico del Milan, alla vigilia della gara di campionato contro l’Udinese: “Ne abbiamo parlato prima dell’allenamento. In tutti noi c’è molta preoccupazione per ciò che sta succedendo. Siamo una squadra giovane, ma attenta a ciò che succede. C’è molto sgomento. La vita non ha prezzo, vediamo delle difficoltà. Se c’è una situazione che può unire sempre di più è lo sport: cerchiamo di fare del nostro meglio per rendere la vita la migliore possibile”.
16.55 – Il messaggio di Chiellini Il capitano della Nazionale Giorgio Chiellini ha affidato quest’oggi alla sua pagina ‘Instagram’ un pensiero per quanto sta accadendo in Ucraina nelle ultime ore, con l’inizio di un conflitto bellico scaturito dopo l’invasione del territorio ucraino da parte delle truppe russe: “Il risveglio di questa mattina è stato sconvolgente e traumatico. Mi sono ritrovato inerme a guardare immagini a cui non sono stato in grado di dare un senso. Ho sperato fino all’ultimo che non si arrivasse a questo punto e che la crisi non degenerasse in un conflitto. Mi auguro che non si inneschi un effetto domino e che la diplomazia possa sanare una così grave frattura. Il mio pensiero e la mia solidarietà sono rivolti al popolo ucraino e a tutte le persone vittime di questa guerra”.
16.13 – Manchester United scarica Aeroflot A causa della grave situazione in Ucraina, il Manchester United ha deciso di lanciare un segnale forte e di chiudere il rapporto di sponsorizzazione con Aeroflot, la campagna aerea russa che è uno dei principali partner del club inglese.
16.08 – Abramovich sotto accusa Il parlamentare laburista, Chris Bryant, accusa il numero uno del Chelsea, Roman Abramovich. “Come può ancora possedere un club di calcio in questo paese? Dovremmo cercare di sequestrare alcuni dei suoi beni, inclusa la sua casa di 152 milioni di sterline, e assicurarci che altre persone che hanno visti di livello 1 come questo non siano coinvolte in cattive attività nel Regno Unito”.
16.00 – Ruslan Malinovskyi promuove raccolta fondi pro Ucraina Il giocatore dell’Atalanta si è subito attivato a sostegno dei connazionali con una raccolta fondi promossa sui social. “L’Ucraina è sotto attacco in questo momento. Per favore, spargete la voce e pregate per il nostro paese”, il messaggio del trequartista.
15.57 – Drammatico messaggio di Paulo Fonseca L’ex tecnico della Roma, Paulo Fonseca, si trova in questo momento a Kiev bloccato insieme alla sua famiglia. In un’intervista a Jornal de Noticias ha dichiarato: “Mi sono svegliato alle cinque del mattino con cinque esplosioni di seguito. Avevo un volo in programma per oggi, ma ora è impossibile uscire da qui, perché gli aeroporti sono già distrutti e lo spazio aereo è stato chiuso. Farlo via terra? Le strade sono completamente ferme, perché è impossibile spostarsi con così tante macchine. Le code sono enormi, i supermercati sono stati presi d’assalto e non c’è più molto. La benzina ad esempio è terminata. Non ci resta che pregare che non cada un’altra bomba su di noi. Sinceramente non so come uscirò da qui. E’ il giorno peggiore della mia vita”.
15.39 – Nuovo comunicato UEFA di condanna agli attacchi La UEFA in attesa del Comunicato Esecutivo straordinario di domani, convocato per le ore 10, ha voluto diramare un comunicato per esprimere massima solidarietà nei confronti dell’Ucraina e del popolo ucraino. “Condanniamo l’invasione militare della Russia in territorio ucraino ed esprimiamo solidarietà alla comunità calcistica in Ucraina. Siamo pronti ad aiutare il popolo ucraino”.
15.10 – Fonseca e famiglia bloccati a Kiev “Il giorno più spaventoso. Dolore. Rabbia, rabbia, rabbia e dolore. Il mio figlio non meritava la guerra. I bambini dell’Ucraina non meritavano la guerra”. E’ il messaggio scritto sul suo profilo ‘Instagram’ da Katerina Fonseca, la moglie dell’ex allenatore della Roma Paulo Fonseca. Entrambi sono in questo momento bloccati a Kiev, in quell’Ucraina dove i due si sono conosciuti e hanno costruito la loro famiglia quando Fonseca guidava lo Shakhtar.
14.52 – De Zerbi: “I miei ragazzi ucraini in balia degli eventi” A Sky Sport, Roberto De Zerbi, tecnico dello Shakhtar Donetsk: “La cosa brutta è che ci sono due gruppi di giocatori: i brasiliani e gli ucraini, che sono le vere vittime perché noi andiamo via ma loro rimangono perché colpiti in prima persona e a me tocca tanto. Vedo dei ragazzini, che possono avere l’età dei miei figli, in balia degli eventi”.
14.18 – Finale Champions a Londra? La UEFA domani toglierà la finale Champions a San Pietroburgo. Questo all’interno del pacchetto di sanzioni richieste al Comitato Esecutivo da parte della UEFA. La finale per SKY Sports UK potrebbe giocarsi in Gran Bretagna: quattro stadi londinesi al vaglio. Tottenham Hotspur Stadium, Wembley, Emirates e London Stadium.
13.53 – Il duro attacco del calciatore ucraino Zozulya L’attaccante del Fuenlabrada e della Nazionale ucraina, Roman Zozulya ha rivolto parole pesantissime all’indirizzo del presidente russo Putin sul suo profilo Facebook: “Putin è una reincarnazione di Hitler, il mondo deve accorgersene. I suoi piani sono molto più ambiziosi della conquista dell’Ucraina.
13.45 – Draghi: “Quanto succede in Ucraina riguarda tutti noi” Dichiarazioni del Premier Mario Draghi sulla guerra in Ucraina. “Le azioni del govrno russo rendono impossibile il dialogo con la Russia. Italia e alleati chiedono di porre fine ad azione militare. Decideremo un pacchetto di sanzioni molto dure verso la Russia. Quanto succede in Ucraina riguarda tutti noi, il nostro vivere da liberi, le nostre democrazie”.
13.23 – Via finale Champions a San Pietroburgo Domani il Comitato Esecutivo Uefa toglierà la finale Champions a San Pietroburgo.
13.15 – De Zerbi: “Confidiamo nel Governo per rientrare” Roberto De Zerbi a Sportitalia: “Se tornassi indietro, rifarei la stessa scelta e resterei qui fino alla sospensione del campionato. Il campionato ora è stato sospeso e noi confidiamo quindi nell’aiuto del Governo italiano per tornare a casa. Aspettiamo e vediamo cosa succede, dobbiamo solo avere pazienza. Anche il club si sta muovendo per sbrogliare questa situazione, gli aeroporti sono chiusi così come i confini”, le dichiarazioni del tecnico dello Shakhtar.
12.51 – Niente visto ad Abramovich Oligarca russo e proprietario del Chelsea, Roman Abramovich ha visto scadere il suo visto d’oro nel 2018: fonti del governo britannico fanno sapere che ogni tentativo di riavere il visto e di tornare a Londra sarebbe stato respinto. Abramovich, per il Sun, è tra i 35 oligarci della ‘cleptocrazia’ di Putin.
12.35 – Gravina: “Finale UCL? Decide Ceferin Sul tema della finale Champions è intervenuto il presidente FIGC, Gabriele Gravina. “I rischi ora non sono valutabili, Ceferin mi sembra per ora escluda ogni ipotesi di spostamento. Dobbiamo aspettare gli eventi e poi sarà il Comitato Esecutivo a decidere, nella persona del presidente Ceferin”.
12.23 – Meeting straordinario UEFA domani Domattina alle 10:00, meeting straordinario della UEFA. Tra i temi la finale Champions, il messaggio da far arrivare alla UEFA sugli spareggi Mondiali e l’accordo con Gazprom che la UE ha chiesto di sospendere.
12.21 – Boris Johnson: “No a finale UCL a San Pietroburgo Il numero uno di Downing Street, Boris Johnson, ha chiesto ufficialmente di spostare la finale Champions da San Pietroburgo in Russia.
12.14 – Federcalcio svedese: “Impossibile giocare spareggi”. Chiede garanzie anche Polonia Alle porte, a fine marzo, ci sono gli spareggi verso i Mondiali di Qatar. La Svezia giocherà contro la Repubblica Ceca e la vincente affronterà proprio chi passerà il turno tra Russia e Polonia. “Impensabile giocare in Russia, non ce n’è desiderio”, ha fatto sapere la Federcalcio svedese. Ha chiesto poi garanzie anche quella polacca.
12.09 – De Zerbi: “Svegliati dalle bombe” Il tecnico dello Shakhtar Donetsk, Roberto De Zerbi, a Italpress. “Sono in camera, non mi sono mosso, non potevo voltare le spalle al campionato, ai tifosi: sono qui per fare sport, ho tredici brasiliani, il mio staff. Abbiamo aspettato e stanotte ci hanno svegliato le esplosioni”.
12.05 – Kovalenko: “No alla guerra” Viktor Kovalenko, dell’Atalanta e in prestito allo Spezia, manda un messaggio social per sensibilizzare la pace nel suo paese.
11.36 – L’appello dei brasiliani In un video congiunto, i tanti brasiliani di Dinamo Kiev e Shakhtar Donetsk chiedono alle autorità brasiliane di aiutarli a lasciare il paese.
11.29 – Smolov contro la guerra Il nazionale russo Fedor Smolov è il primo giocatore russo a schierarsi contro le ostilità e lo fa con un post su Instagram. “No alla guerra”, ha scritto.
10.58 – Lucescu: “Non vado via come un codardo. Guerra iniziata da idioti” Il tecnico della Dinamo Kiev, a Fanatik, rilascia la sua testimonianza. “E’ una guerra iniziata da idioti, mi auguro si fermi il prima possibile. Io non andrò via da Kiev, non sono un codardo”.
10.10 – De Zerbi bloccato in hotel Lo Shakthar Donetsk, dopo esser stato in ritiro in Turchia, è rientrato domenica in Ucraina. “Alle 5 si sono sentite esplosioni vicino all’hotel”, ha fatto sapere il tecnico.
09.30 – Sospeso il campionato ucraino Primo riflesso nel mondo dello sport. Il campionato di calcio ucraino viene sospeso “a causa dell’imposizione della legge marziale”.
03.50 – Putin annuncia: “Autorizzate operazioni militari nel Donbass” E’ l’inizio delle ostilità. Le forze armate russe si spostano in Donbass, Putin chiede ai militari ucraini di deporre le armi. “Se interferenze straniere, Mosca reagirà immediatamente e con conseguenze mai viste”, dice il numero uno del Cremlino. Circa 30 minuti più tardi, arrivano notizie di esplosioni anche a Kiev e in altre città.