live

Nella notte tra il 23 e il 24 febbraio 2022, la Russia ha attaccato l’Ucraina dopo il via libera all’operazione militare da parte del presidente russo, Vladimir Putin. Esplosioni a Kiev e in altre città ucraine, il capo del Cremlino ha intimato ai paesi stranieri di evitare interferenze, o ci saranno conseguenze mai viste. Una guerra che ha scatenato subito una lunghissima sequela di reazioni: su Tuttomercatoweb.com racconteremo in presa diretta tutti gli eventi e le dichiarazioni più rilevanti legate al mondo del calcio e dello sport

19.00 – Abramovich: “Chelsea in vendita. Ricavato in favore delle vittime della guerra in Ucraina” – Roman Abramovich dice la sua sulla cessione del Chelsea. A una settimana dall’invasione in Ucraina delle truppe russe, il proprietario del club campione d’Europa conferma che oggi la società londinese è in vendita e, al contempo, frena le indiscrezioni relative a una cessione che dovrà avvenire in tempi molto rapidi. “Voglio affrontare – ha scritto Abramovich in una lettera pubblicata dal sito ufficiale del Chelsea – le notizie dei media relative alla mia volontà di cedere il Chelsea. Ho sempre preso le decisioni tenendo a cuore l’interesse del club e nella situazione attuale ho quindi preso la decisione di vendere il club, poiché ritengo che ciò sia nel migliore interesse del club, dei tifosi, dei dipendenti, nonché degli sponsor e dei partner del club. La vendita del club non sarà accelerata ma seguirà il giusto processo. Non chiederò alcun prestito da rimborsare. Per me non si tratta mai di affari né di soldi, ma di pura passione per il gioco e per il club. Inoltre, ho incaricato il mio team di creare una fondazione di beneficenza in cui verranno donati tutti i proventi netti della vendita. La fondazione sarà a beneficio di tutte le vittime della guerra in Ucraina. Ciò include la fornitura di fondi essenziali per i bisogni urgenti e immediati delle vittime, nonché il sostegno al lavoro di recupero a lungo termine. Questa è stata una decisione incredibilmente difficile da prendere e mi addolora separarmi dal Club in questo modo. Tuttavia, credo che questo sia nel migliore interesse del Club. Spero di poter visitare per l’ultima volta Stamford Bridge per salutare tutti voi di persona. È stato un privilegio far parte della vita del Chelsea FC e sono orgoglioso di tutti i nostri successi congiunti. Il Chelsea Football Club e i suoi tifosi saranno sempre nel mio cuore”.

18.12 – Dzyuba replica a Mykolenko: “Con i russi due pesi e due misure” – Artem Dzyuba, giocatore dello Zenit e capitano della nazionale russa, risponde alle accuse del terzino ucraino dell’Everton Vitaliy Mykolenko, che ha accusato l’attaccante di non aver preso posizione circa la guerra in Ucraina. Attraverso un lungo post su Instagram Dzyuba replica a Mykolenko così: “Ad alcuni colleghi che posano il loro culo nelle loro ville in Inghilterra e dicono cose cattive: questo non può offenderci, perché comprendiamo tutto!”. E in merito alla guerra, nel concreto, Dzyuba risponde: “Non mi sono espresso prima non perché abbia paura, ma perché non sono un esperto in politica. Ma come tutti ho la mia opinione e poiché sono stato chiamato in causa da tutte le parti lo esporrò: sono contro la guerra, è una cosa spaventosa. Ma sono anche contro l’aggressione umana e l’odio, che sta avendo un’escalation devastante ogni giorno. Non ho paura di essere russo. Sono orgoglioso di essere russo. E non capisco perché gli atleti debbano soffrire ora. Sono contro i due pesi e le due misure. Perché tutti dicevano sempre che lo sport doveva essere fuori dalla politica, ma alla prima occasione, quando si parla di Russia, questo principio viene completamente dimenticato? Ripeto, la guerra fa paura. In situazioni stressanti le persone mostrano la loro essenza, a volte negativa. Quanta cattiveria, sporcizia e bile è stata riversata ora su tutti i russi, indipendentemente dalla loro posizione e professione. Quelle migliaia di persone che scrivono insulti e minacce, si mettano in fila! È doppiamente strano sentire tutto questo da persone a cui la Russia ha dato molto, moltissimo nella loro vita. Tutto questo crea solo ancora più negatività. La guerra finirà, ma i rapporti umani rimarranno”.

17.04 – Chelsea in vendita subito Importante novità sul futuro del Chelsea: la banca d’affari Raine Group, con sede a New York, ha fatto sapere ai potenziali compratori di presentare delle offerte indicative già per la giornata di venerdì. Raine Group gestisce la vendita per Roman Abramovich che vuole vendere in fretta il club. Oltre al già citato Hansjorg Wyss, potrebbe entrare in corsa anche Todd Boehly, co-proprietario dei LA Dodgers. Un pool chiaramente di potenziali compratori molto ridotto visto il prezzo che il club dovrebbe costare ma quel che risulta al New York Times è che più avanti si andrà con le trattative, più il prezzo diminuirà.

16.08 – Farke saluta la Russia A meno di un mese dal suo arrivo sulla panchina della formazione russa del Krasnodar, il tecnico tedesco Daniel Farke ha trovato l’accordo per la risoluzione anticipata del contratto con il club. Assieme all’allenatore salutano la Russia anche i suoi assistenti Edmund Riemer, Chris Domogalla e Christopher John.

16.05 – Rakitskiy risolve con lo Zenit Il difensore ucraino dello Zenit San Pietroburgo, Yaroslav Rakitskiy, ha risolto il contratto con la società, per mutuo consenso. Schieratosi con forza contro la guerra, aveva già chiesto di non giocare le ultime uscite della formazione di Gazprom.

15.42 – Anche il ciclismo si schiera con l’Ucraina – Anche il ciclismo si schiera dalla parte del popolo ucraino. Questa mattina alla partenza del Trofeo Laigueglia, che inaugura la stagione ciclistica per i professionisti in Italia, i corridori della squadra torinese Drone Hopper Androni Giocattoli si sono presentati indossando la maglia della nazionale dell’Ucraina, sulla quale campeggiava la scritta ‘No War’. A riportare la notizia è il quotidiano La Stampa.

15.36 – Lo Schalke all’opera per sostituire Gazprom – Dopo l’interruzione dei rapporto con la Gazprom, azienda energetica parzialmente controllata dallo stato russo, a seguito del conflitto in Ucraina, lo Schalke 04 si è messo alla ricerca di un nuovo main sponsor. La scelta sarebbe ricaduta sulla società immobiliare Vivawest, confermata anche da un portavoce del club di Gelsenchirken.

14.37 – Anche l’Everton chiude i rapporti con la Russia – Dopo il Chelsea anche l’Everton, altro club di Premier League, fortemente legato all’oligarchia russa, ha preso posizione sui fatti in corso di svolgimento in Ucraina. Oltre a confermare il supporto totale a Vitalii Mykolenko, calciatore ucraino in seno alla formazione di Liverpool, il club ha confermato la sospensione “con effetto immediato” di tutti gli accordi di sponsorizzazione commerciale con le società russe USM, Megafon e Yota.

13.25 – Abramovich potrebbe vendere il Chelsea – Uno degli effetti dell’invasione russa in Ucraina è la presa di posizione di molti governi contro gli imprenditori legati più o meno direttamente a Vladimir Putin. Così, Roman Abramovich potrebbe essere costretto a cedere il Chelsea e oggi l’ipotesi sembra davvero concreta.

13.06 – Russia e Bielorussia a rischio esclusione dal Comitato Paralimpico – La Russia e la Bielorussia parteciperanno ai Giochi Paralimpici Invernali di Pechino 2022 sotto la bandiera delle Paralimpiadi e non saranno inserite nel medagliere. La decisione è stata presa dal Comitato Paralimpico Internazionale (IPC), che ha anche annunciato un’Assemblea Generale in cui si deciderà se rendere il rispetto della Tregua Olimpica un requisito per l’adesione e se escludere quindi le due Federazioni dal Comitato stesso. L’IPC non terrà alcun evento in Russia o Bielorussia fino a ulteriori comunicazioni.

12.50 – Daniel Hackett lascia il CSKA – Daniel Hackett, giocatore italiano di basket, “lascia il CSKA Mosca per motivi familiari e personali legati all’attuale situazione tra Russia e Ucraina e alle sue possibili conseguenze”. Lo ha annunciato il club russo in un comunicato ufficiale. Hackett ora dovrebbe firmare con la Virtus Bologna.

12.32 – Vernydub dal fronte: “Putin come Hitler” – Yury Vernydub ha compiuto qualche mese fa una delle imprese più incredibili della storia della Champions League, portando il piccolo Sheriff Tiraspol a vincere sul campo del Real Madrid. Oggi, il 56enne tecnico ha scelto di combattere in prima linea la guerra contro l’invasore russo e ha raccontato ai media: “Andrà tutto bene, siamo invincibili. Per il momento ci stiamo formando una brigata di artiglieria. Non so quando andremo sul fronte, né dove. Ma sono pronto a difendere il Paese”. Vernydub ha salutato amici e parenti prima di arruolarsi: “A Zaporozhye ho visto quante persone stanno lasciando l’Ucraina. È un disastro, io ho deciso di non cedere al panico e combatterò per la mia famiglia. Putin non diventerà mai imperatore del mondo. È una copia di Adolf Hitler e la sua propaganda sembra quella di Goebbels”.

11.28 – Anche un ex tennista combatte i russi – Sergiy Stakhovsky, ex tennista ucraino diventato famoso per aver battuto Roger Federer al secondo turno di Wimbledon nel 2013, è tornato in patria per combattere contro l’esercito russo. Queste le sue dichiarazioni a Sky Sports UK: “Tutti possono farlo, purché abbiano armi e facciano parte della resistenza territoriale. Non ho esperienza militare ma so usare le armi”.

11.02 – De Pena ha lasciato l’Ucraina, il racconto – Carlos de Pena, 29enne centrocampista uruguaiano della Dinamo Kiev, è tornato in patria e ha raccontato, in un lungo post Instagram, il dramma vissuto negli ultimi giorni, in particolare nei primi tre dell’attacco russo in Ucraina: “Il 24 febbraio alle 4:55 mi sono svegliato con il rumore degli aerei e delle bombe che esplodevano a Kiev. La pace era finita, iniziava l’incubo. Per le strade ho visto la disperazione della gente, le file nei supermercati, le persone che fuggivano verso il confine. Insieme a Vitinho sono andato in un hotel per rifugiarmi con altri giocatori brasiliani. Abbiamo superato la notte in un piano interrato dell’hotel, dotato di una struttura anti-bombardamento. La preoccupazione era tanta, secondo le autorità non c’era possibilità di scappare. Era molto rischioso lasciare Kiev ed eravamo un gruppo di 40 persone. Quella notte i russi si trovavano appena fuori dalla capitale, minacciavano di prenderla. Una notte difficile, ho pianto dalla paura. Sabato abbiamo deciso di prendere un treno che portava al confine con la Romania; dopo 17 ore siamo arrivati in una città al confine, abbiamo preso un autobus per attraversare la Moldavia. Questa è la storia dei tre giorni che abbiamo vissuto, non voglio dirvi cosa sto provando. Non smetterò mai di ringraziare quanti si sono messi a disposizione, dal profondo del mio cuore. Voglio pregare per i miei compagni di squadra in Ucraina e le loro famiglie e per tutto il popolo ucraino che sta soffrendo. La solidarietà degli ucraini è degna di ammirazione. Chiedo la pace, la fine di questo incubo. E non smetterò mai di ringraziare, perché nel profondo, pensavo che non sarei mai uscito vivo da lì”

10.30 – Il duro messaggio di Yarmolenko – Andriy Yarmolenko, giocatore del West Ham, ha rivolto un accorato appello ai colleghi russi: “Sono Andriy Yarmolenko, nazionale ucraino. Sono nato a San Pietroburgo, ma sono cresciuto in Ucraina e mi considero ucraino al 100%. Ho una domanda per i giocatori russi. Ragazzi, perché state seduti come stronzi e non dite niente? Nel mio Paese uccidono persone, uccidono donne, uccidono madri, uccidono i nostri bambini. Ma voi non dite niente, non avete commentato… Per favore, sapete cosa accadrà se tutti voi insieme mostrerete alla gente cosa sta realmente accadendo nel mio Paese. Conosco molti di voi e tutti mi avete detto “non dovrebbe essere così, il vostro presidente si comporta in modo errato”. Avete influenza sulle persone, per favore! Ora è il momento di mostrare le palle nella vita reale. Grazie per l’attenzione! Gloria all’Ucraina!.”

09.20 – Paltrinieri: “Romanchuk vuole combattere” – Anche Mykhailo Romanchuk, grande rivale di Gregorio Paltrinieri in piscina, non ha intenzione di lasciare l’Ucraina ed è pronto a stare in prima linea per difendere il proprio Paese. Lo ha affermato lo stesso campione italiano, molto amico dello stesso Romanchuk: “É una situazione assurda, lo sento tutti i giorni. Abita in periferia a Kiev, ieri mi ha detto che si stava spostando perché sente le sirene. Vuole combattere per il suo Paese, credo si stia già organizzando per farlo”.

MERCOLEDÌ 2 MARZO

23:47 – Anche Triathlon e Canoa escludono gli atleti russi e bielorussi – Anche le federazioni di Triathlon e Canoa hanno deciso, seguendo le raccomandazioni del CIO, di escludere gli atleti russi e bielorussi dalle competizioni di questa stagione e che nessuno evento solo la loro egida sarà disputato nei due paesi dell’est Europa.

23:44 – Manchester City, Zinchenko capitano in FA Cup. Guardiola: “Tutto il club gli è vicino” – Nella gara di questa sera di FA Cup contro il Peterborough nel Manchester City è stato Oleksandr Zinchenko a indossare la fascia di capitano della squadra. Una decisione presa dal capitano Fernandinho per dimostrare al calciatore ucraino la vicinanza di tutta la squadra in questo momento difficile per lui e la sua nazione.

22:50 – Anche la Federcalcio tedesca contro Schroeder: “Lasci il suo ruolo nelle società statali russe” – Dopo il Borussia Dortmund anche la Federcalcio tedesca (DFB) ha dato un ultimatum all’ex cancelliere Gerhard Schroeder affinché chiarisca i suoi legami con le società statali russe (NordStream 1 e 2, Rosneft e Gazprom) e abbandoni il ruolo che ricopre in esse pena l’espulsione dalla DFB dove ricopre il ruolo di membro onorario.

22:30 – Selyuk: “Mi stupirei se i giocatori stranieri non lasciassero la Russia. Soprattutto gli europei” – Il procuratore russo Dmitry Selyuk in una lunga intervista rilasciata a Sovsport.ru ha parlato delle sanzioni di UEFA e FIFA nei confronti delle squadre russe dopo l’invasione dell’Ucraina: “Per quanto riguarda i calciatori stranieri penso che se ne andranno dalla Russia, mi stupirei se fosse altrimenti. Parlo in particolare degli europei, specialmente i polacchi che saranno sottoposti a una pressione particolare. Krychowiak dubito però che possa trovare un contratto simile a quello in vigore, mentre se Rybus decidesse di andare via sarebbe solo meglio per la Lokomotiv. In generale credo che ognuno deciderà in maniera individuale”.

21:24 – Milan, il videomessaggio di Shevchenko: “Chiedo il vostro sostegno. Fermiamo tutto questo” – A pochi istanti dal fischio d’inizio del derby di Coppa Italia il Milan ha trasmesso sui megaschermi di San Siro un videomessaggio di Andriy Shevchenko contro la guerra in Ucraina: “Cari amici italiani, da San Siro vi chiedo di far sentire il vostro sostegno per la pace in Ucraina. Il popolo ucraino vuole la pace, perché la pace non ha confini, perché ciò che ci unisce deve essere più forte di ciò che ci divide. Fermiamo insieme questa guerra. Un abbraccio a tutti”

21:20 -Ciclismo, l’UCI esclude tutte le squadre russe e bielorusse dalle gare – L’UCI (Union Cycliste Internationale) nella giornata di oggi ha emesso un comunicato in merito a quanto sta accadendo in Ucraina con l’invasione da parte della Russia. L’UCI, oltre a esprimere preoccupazione per quanto sta accadendo e condannare l’aggressione dei governi russo e bielorusso e rimarcando il mancato rispetto della tregua olimpica, ha deciso che le squadre ciclistiche russe e bielorusse, fra cui la ProTeam Gazprom-RusVelo, e le relative selezioni nazionali non prenderanno parte a nessuna manifestazione del calendario internazionale dell’UCI con effetto immediato. Inoltre è stato deciso di cancellare tutti gli eventi che si sarebbero dovuti tenere in Russia e Bielorussia in questa stagione.

21:07 – Milan-Inter, a San Siro pronta la coreografia con le bandierine dell’Ucraina Tutto pronto a San Siro per il derby di Coppa Italia tra Milan e Inter, con la coreografia del Giuseppe Meazza che sarà dedicata all’Ucraina. Lo stadio di colorerà infatti di giallo e blu, i colori della bandiera del Paese sotto attacco dalla Russia.

21:06 – Demir rifiuta la maglia no war: “In Medio Oriente migliaia di morti, ma se accade in Europa…” – Dalla Turchia arriva la notizia della decisione, decisamente controcorrente in questi giorni, di Aykut Demir. Il capitano dell’Erzurumspor, club di seconda divisione turca, ha infatti rifiutato di indossare una maglia con un messaggio contro la guerra in Ucraina prima della sfida contro l’Ankaragucu. Una decisione che lo stesso calciatore ha spiegato a Fanatik: “Ogni giorno migliaia di persone muoiono in Medio Oriente. Anche io mi sento male e condivido il dolore degli innocenti, ma quelli che ignorano questa persecuzione adesso si mobilitano perché sta accadendo lo stesso in Europa. Non mi piace indossare quella maglietta perché non è stato fatto lo stesso per altri paesi”.

20:11 – Shakhtar, Kryvtsov durissimo con Putin: “Piccolo bastardo, tutto il mondo ti odia” – Il difensore dello Shakhtar Donetsk Serhiy Kryvtsov ha condannato duramente l’invasione russa in Ucraina usando toni duri nei confronti di Vladimir Putin e del suo alleato bielorusso Alexander Lukashenko: “È molto difficile guardare ciò che sta accadendo nel nostro paese, è molto spaventoso svegliarsi non per i raggi del sole negli occhi, ma per il suono orribile delle bombe fuori dalla finestra. Ed è un peccato che tutto ciò stia accadendo nel 21° secolo. – si legge in un post su Instagram – Ma che orgoglio guardare le azioni del nostro esercito, l’unità di un intero paese, il coraggio dei nostri ragazzi e le azioni premurose dei nostri comandanti. Non importa quello che qualcuno dice, possiamo fare tutto e la vittoria sarà nostra. Qualunque piano tu abbia in mente, piccolo bastardo e caz*o baffuto sappiate che tutto il mondo vi odia”.

20:02 – Tennis, escluse le squadre di Russia e Bielorussia. I singoli atleti potranno partecipare come neutrali – Anche l’ATP e la WTA, le massime organizzazioni tennistiche del globo, hanno preso una posizione ufficiale riguardo all’invasione russa in Ucraina esprimendo forte condanna nei confronti di Russia e Bielorussia e massima solidarietà al popolo ucraino decidendo di escludere le squadre dei due paesi dalle competizioni tennistiche internazionali, mentre i singoli atleti potranno partecipare ai tornei come atleti neutrali.

19:42 – UEFA, stanziato 1 milione di euro per aiutare i bambini ucraini – La UEFA, attraverso la UEFA Foundation for Children, ha deciso di stanziare un milione di euro per aiutare i bambini in Ucraina e quelli rifugiati nei paesi vicini a seguito dell’invasione russa nel paese: “I membri del consiglio di amministrazione della UEFA Foundation for Children e il suo presidente, Aleksander Čeferin, hanno assegnato oggi il Premio UEFA Foundation Award 2022 di 1 milione di euro per aiutare i bambini in Ucraina e i bambini rifugiati nei paesi vicini. La UEFA Foundation for Children ha inoltre deciso di stanziare un fondo di aiuti di emergenza immediati di € 100.000 per assistere i bambini e i rifugiati ucraini. Il fondo per gli aiuti di emergenza sarà fornito alla Federcalcio moldava”.

19:22 – “Il calcio è per la pace”: la Lega B e i suoi club scendono in campo per la pace – “Il calcio è per la pace”. Queste le parole del Presidente della Lega Serie B Mauro Balata, alla luce del turno infrasettimanale, valido per la 27a giornata di campionato. Stasera e domani, in occasione delle partite della Serie BKT, verrà inserito in sovrimpressione nelle dirette tv trasmesse dai 3 broadcaster ufficiali (Dazn, Helbiz e Sky) il messaggio “B for peace”. Dopo il segnale lanciato dal calcio italiano in occasione dello scorso weekend, con le partite che hanno preso il via con 5 minuti di ritardo, proseguono le iniziative a difesa della pace”.

19:21 – Il pilota Daniil Kvyat contro lo stop agli atleti e alla squadre russe – L’ex pilota di Formula 1 Kvyat su twitter la sua opinione contraria alle decisioni del CIO e di altre federazioni sportive di stoppare gli atleti russi e le squadre dopo l’invasione in Ucraina: “Vorrei rivolgermi a tutte le federazioni sportive del mondo, compreso il CIO, sul fatto che lo sport dovrebbe rimanere fuori dalla politica. Spero in una soluzione pacifica del conflitto in Ucraina, ma non permettere agli atleti e alle squadre russe di partecipare alle competizioni mondiali è una soluzione ingiusta a va contro ciò che lo sport insegna per principio, ovvero unità e pace. Chi se non gli atleti possono fungere da collante fra le nazioni nei prossimi tempi?”.

19:14 – Gli atleti russi contro il CIO: “Si presta a giochi politici” – I rappresentanti degli atleti del Comitato Olimpico Russo hanno deciso di non partecipare all’incontro previsto per oggi con la dirigenza del CIO per discutere le raccomandazioni sulla partecipazione degli atleti russi alle competizioni internazionali. In una nota l’OKR ha definito la decisione del CIO: “una discriminazione etnica a danno degli atleti russi e bielorussi e un chiaro segnale che lo sport internazionale stia diventando uno strumento di giochi politici”.

18:59 – Anche i fratelli Klitschko nel mirino di Putin – Ci sono anche le leggende della boxe Wladimir e Vitali Klitschko, quest’ultimo sindaco di Kiev, nella lista nera di Vladimir Putin. I due ex atleti sono infatti nel mirino dei gruppi altamente addestrati, fra cui la Wagner, inviati dal presidente russo nella capitale ucraina per eliminare i principali nemici.

18:29 – Biathlon, morto in combattimento il giovane atleta Malyshev – La Federazione ucraina di biathlon ha annunciato la morte di Yevhen Malyshev, giovane atleta che faceva parte della nazionale giovanile che è caduto in azione mentre svolgeva il servizio militare.

18:07 – Mykolenko attacca Dzyuba: “I civili vengono uccisi, ma tu e i tuoi compagni tacete. Bastardi” – Il difensore dell’Everton e della nazionale ucraina Vitaliy Mykolenko con una stories su Instagram ha attaccato duramente il centravanti e capitano della Russia ArtemDzyuba per il suo silenzio in merito all’invasione dell’Ucraina da parte di Putin: “Mentre tu, bastardo Dzyuba, taci assieme ai tuoi fottuti compagni di squadra, i civili vengono uccisi in Ucraina. Rimarrai nascosto in un buco per il resto della tua vita e, cosa più importante, per il resto della vita dei tuoi figli. E sono davvero felice che nessuno ve lo perdonerà mai, bastardi”.

18:02 – Europei femminili, il Portogallo potrebbe sostituire la Russia – Dopo la decisione della UEFA e della FIFA di escludere da ogni competizione i club e le nazionali russe si attende di conoscere come cambierà il volto dell’Europeo femminile in programma questa estate in Inghilterra a cui la Russia si era qualificata attraverso gli spareggi. Con tutta probabilità a sostituire la squadra allenata da Elena Fomina dovrebbe essere il Portogallo che perse il doppio scontro dei play off per 1-0.

18:00 – Scherma, il presidente della federazione Usmanov si autosospende – Il presidente della Fie, la federazione internazionale di scherma, Alisher Usmanov ha deciso di autosospendersi dopo l’invasione della Russia in Ucraina. “Il 28 febbraio sono stato oggetto di misure restrittive imposte dall’Unione Europea. Ritengo che questa decisione sia ingiusta. Sospendo l’esercizio delle mie funzioni con effetto immediato finche’ giustizia non sarà fatta”.

17:31 – Atletica, atleti russi e bielorussi esclusi da tutti gli eventi – Il Consiglio mondiale di atletica leggera ha deciso oggi di imporre sanzioni contro le Federazioni affiliate di Russia e Bielorussia a seguito dell’invasione dell’Ucraina. Tutti gli atleti, il personale di supporto e i funzionari di Russia e Bielorussia saranno esclusi da tutti gli eventi delle World Athletics Series per il prossimo futuro, con effetto immediato. I prossimi eventi includono i Campionati mondiali di atletica leggera Oregon22, i Campionati mondiali di atletica leggera indoor Belgrado 22 e i Campionati mondiali di atletica leggera a squadre Muscat 22, che inizieranno venerdì in Oman (4 marzo). Il Consiglio ha inoltre convenuto di prendere in considerazione ulteriori misure, inclusa la sospensione della Federazione bielorussa, nella riunione del Consiglio prevista per la prossima settimana (9-10 marzo).

17:30 – Basket, la FIBA annuncia: “Squadre russe escluse da tutte le competizioni” – La FIBA ​​rimane molto preoccupata per i recenti eventi in Ucraina ed esprime le sue più sentite condoglianze alle vittime. In linea con la risoluzione del Comitato Esecutivo del Comitato Olimpico Internazionale e le sue ragioni, la FIBA ​​ha annunciato oggi che le squadre e i funzionari russi non potranno partecipare alle competizioni FIBA ​​Basketball e 3×3 Basketball fino a nuovo avviso. – si legge in una nota sul sito ufficiale – La FIBA ​​comunicherà ogni ulteriore decisione presa dal Consiglio Centrale nella riunione del 25 marzo, nonché dagli organi della Zona Europea della FIBA ​​nei prossimi giorni.La FIBA ​​condanna fermamente la violenza e spera che la pace prevalga urgentemente.

17:12 – La FIFPro piange i due calciatori ucraini scomparsi a seguito dei bombardamenti – Messaggio della FIFPro, federazione internazionale dei calciatori professionisti, che piange la morte di due calciatori ucraini scomparsi in questi giorni a seguito della guerra che sta dilaniando il Paese: “I nostri pensieri vanno alle famiglie, agli amici e ai compagni di squadra dei giovani calciatori ucraini Vitalii Sapylo (21) e Dmytro Martynenko (25), le prime sconfitte del calcio in questa guerra. Possano entrambi riposare in pace”.

15.50 – Ministro Sport russo: “Nostra esclusione atto discriminatorio” – In giornata Mosca ha ospitato la riunione finale del collegio del Ministero dello Sport della Federazione Russa. Fra gli argomenti trattati l’esclusione della Russia dalle competizioni internazionali in Russia e la raccomandazione del Comitato Esecutivo del CIO di impedire agli atleti russi di partecipare ai grandi tornei. In merito, il ministro dello sport Oleg Matytsin ha dichiarato: “Tutti capiscono che lo sviluppo dello sport mondiale è impossibile senza la Russia. Analizzeremo le prese di posizione di FIFA e UEFA, valutare le basi legali per prendere una decisione. E dopo, faremo tutto il possibile per proteggere i nostri interessi. Malytsin ha poi aggiunto: “Difenderemo le nostre posizioni e proteggeremo gli interessi degli atleti russi e il loro diritto a partecipare alle competizioni, perché, dal nostro punto di vista, il principio di base dell’Olimpismo è stato violato: si tratta di pari diritti per gli atleti, non discriminazione a livello politico e motivi nazionali”.

15.12 – Tuchel non prende posizione su Abramovich – Il tecnico del Chelsea, Thomas Tuchel, parla del conflitto esploso in Ucraina e della decisione di Roman Abramovich di lasciare la guida del Chelsea in mano alla Fondazione. “Per me come tecnico in carica non cambia molto nella gestione del quotidiano, visto che mi interfaccio sempre con Petr Cech e Marina Granovskaia su come migliorare la squadra. Se la proprietà Abramovich sia un problema vista la guerra causata dall’invasione russa? E’ troppo per me per rispondere. Non sono a conoscenza dell’intera situazione e siamo tutti d’accordo sul fatto che ci sono situazioni molto più importanti del calcio e questo non cambierà mai. Situazioni come la guerra sono molto più importanti, ma sul ruolo di Abramovich non spetta a me commentare perché non ne sappiamo abbastanza”.

Ancora sul tema guerra “Fermi, fermi, basta domande. Non sono un politico, non so che fare o che dire. Sono un privilegiato, sono seduto qui in pace, dovete smetterla di chiedermi della guerra, non ho risposte per voi”.

15.09 – Ecclestone sostiene Putin – Bernie Ecclestone sostiene Vladimir Putin. L’ex numero uno della Formula 1, molto vicino al presidente russo, ha dichiarato al Times: “Come persona, l’ho trovato molto diretto e onorevole. Ha fatto esattamente quello che aveva detto che avrebbe fatto, senza alcuna discussione. Come possiamo giudicare cosa sta succedendo oggi? Forse c’è gente che pensa che la Russia abbia fatto la cosa giusta”.

15.06 – Nuoto, russi e bielorussi potranno gareggiare solo da atleti neutrali –Comunicato ufficiale della Federazione internazionale di nuoto:

L’Ordine FINA assegnato al presidente russo Vladimir Putin nel 2014 è stato ritirato.

Fino a nuovo avviso, nessun atleta o funzionario di Russia o Bielorussia potrà partecipare sotto il nome di Russia o Bielorussia. I cittadini russi o bielorussi, siano essi individuali o di squadra, dovrebbero essere accettati solo come atleti neutrali o squadre neutrali. Non devono essere mostrati simboli, colori, bandiere nazionali o suonati inni negli eventi acquatici internazionali che non fanno già parte delle rispettive sanzioni dell’Agenzia mondiale antidoping (WADA) per la Russia.

La FINA rimane profondamente preoccupata per l’impatto della guerra sulla comunità acquatica e sulla più ampia popolazione dell’Ucraina. La FINA continuerà a monitorare attentamente la grave situazione e prendere ulteriori decisioni, se del caso.

14.54 – Gisdol: “Non potevo stare in Russia quando il suo leader è responsabile di una guerra” – Arrivano le dichiarazioni di Markus Gisdol in seguito all’esonero annunciato dalla Lokomotiv Mosca in mattinata. Il tecnico tedesco ha dichiarato alla Bild: “Per me l’allenatore è il miglior lavoro del mondo. Ma non posso soddisfare la mia vocazione in un paese il cui leader è responsabile di una guerra di conquista nel centro dell’Europa. Questo non è in linea con i miei valori, quindi ho subito rassegnato le dimissioni dalla carica di allenatore della Lokomotiv Mosca. Non posso essere a Mosca, allenare giocatori, fingere professionalità, quando vengono dati ordini a pochi chilometri di distanza che portano grandi sofferenze a un’intera nazione. Questa è una mia decisione personale e ne sono assolutamente convinto”.

14.47 – Adidas sospende la collaborazione con la Russia – Il gigante mondiale delle attrezzature sportive Adidas ha annunciato martedì di aver sospeso la sua partnership con la Federcalcio russa a causa dell’invasione dell’Ucraina. “Adidas sospende con effetto immediato la sua partnership con la Federcalcio russa”, ha affermato un portavoce della società, che nel 2020 ha raggiunto il 2,9% del suo fatturato nella regione di Russia, Ucraina e altri paesi ex sovietici.

14.21 – La proposta di Baranca: “La FIFA mandi l’Ucraina direttamente ai Mondiali” – Francesco Baranca, presidente del Comitato Etico della Federcalcio Ucraina ha dichiarato a TMW: “Io lo dico sull’onda emotiva, so che una decisione del genere non avrebbe nessuno tipo di fondamento giuridico. Però penso anche che non sarebbe accolta male dagli altri Paesi. E al popolo ucraino darebbe una spinta incredibile. Sarebbe anche una speranza: almeno fino a dicembre, abbiamo una nazionale che ci rappresenta. Aggiungo che oggi fisicamente è impossibile giocare i playoff. Intanto, molti sono andati in guerra. E poi a livello logistico è impensabile pensare di far arrivare la nazionale in Scozia a fine marzo, nella situazione attuale. Ripeto, darebbe un messaggio fortissimo, tanta forza alla gente ucraina. Lo abbiamo visto con la pandemia: il calcio, anche nelle tragedie, può avere un grande ruolo”.

13.57 – Un altro calciatore ucraino lascia la Russia – L’Ural Ekaterinburg ha deciso di risolvere il contratto del portiere ucraino Yaroslav Godzyur. 36 anni, l’estremo difensore ha anche la cittadinanza russa, ma è nativo di Ivano-Frankivsk, città situata nell’area occidentale dell’Ucraina. Non sono stari resi noti i motivi della risoluzione contrattuale.

13.47 – Il messaggio di Kovalenko – Viktor Kovakenko, centrocampista dello Spezia, attraverso un post sul suo profilo Instagram racconta le sue sensazioni a seguito della guerra che sta colpendo la sua Ucraina: “Sono ucraino ed è difficile per me guardare cosa sta succedendo nel nostro paese, con l’arrivo delle truppe russe ci hai raggruppato ancora di più, quindi solo l’Ucraina e solo una vittoria!”. Il giocatore, assieme ai compagni di squadra dello Spezia, ha postato inoltre due foto dove tutti posano con una maglietta con i colori giallo e blu e la scritta: “Stop war”.

13.42 – Un calciatore è morto sotto i bombardamenti – La tragedia della guerra che sta dilaniando l’Ucraina ha fatto una vittima anche nel mondo del calcio. Dmitry Martynenko, 25 anni, giocatore del Gostomel, squadre che milita nelle serie minori ucraine, è morto assieme a sua madre a seguito di una bomba che ha colpito l’edificio in cui vi era la sua abitazione.

12.56 – Lipsia, il CEO spiega il mancato boicottaggio alle russe – L’amministratore delegato del Lipsia, Oliver Mintzlaff, ha parlato oggi in conferenza stampa commentando la decisione della UEFA di escludere le squadre russe da ogni competizione, pertanto i tedeschi accederanno direttamente ai quarti di finale di Europa League poiché la sfida contro lo Spartak Mosca non avrà luogo: “Siamo tutti profondamente scioccati dagli eventi che stanno accadendo in questa guerra. Naturalmente, questo ha colpito emotivamente anche noi. Abbiamo notato che ci sono state molte discussioni su come si è comportato Lipsia in merito”. Il club, a differenza della nazionale polacca , che aveva chiaramente dichiarato di non voler affrontare la Russia, non si era esposto: “Ci chiedevamo se boicottare fosse la cosa giusta, perché lo sport dovrebbe unire. Avevamo deciso ed era anche il desiderio di Aleksander Ceferin che la UEFA, in quanto organizzatrice, prendesse la decisione di annullare la partita”.

12.44 – Moyes su Yarmolenko – “È tornato ieri e abbiamo avuto una bella conversazione. È affranto per la situazione, non gli metteremo fretta. Se si sentirà in grado, lavorerà con la squadra, altrimenti gli daremo altri giorni di riposo. Decideremo oggi”. E ancora: “Ha la famiglia e gli amici in Ucraina. È preoccupato per tutti. È via da tanto tempo e non può fare nulla a riguardo”.

12.42 – L’appello di Malinovsky e connazionali – Appello dei giocatori ucraini, tra cui anche l’atalantino Ruslan Malinovskyi, apparso sul Twitter ufficiale dello Shakhtar: “Ci appelliamo alla comunità calcistica, a tutti coloro che sono uniti dall’amore per il gioco del calcio, ogni tifoso, ogni calciatore, ogni allenatore, ogni dirigente. Ci appelliamo a voi, per spiegare al mondo intero e per mostrare a ogni abitante della terra che sotto la copertura di un’operazione speciale, le truppe russe stanno apertamente combattendo una guerra contro l’Ucraina. Stanno bombardando le aree residenziali con i missili e stanno sparando ai civili. A tutti coloro che ci possono ascoltare vi diciamo di resistere. Fermate la distruzione e lo spargimento di sangue. Alla comunità calcistica chiediamo di opporsi alla propaganda russa e mostrare a tutti e dire a tutti la verità su questa guerra. Ringraziamo tutti per il supporto. Gloria all’Ucraina, gloria agli eroi”.

11.57 D’Amico: “Vanoli non lascerà lo Spartak Mosca” – Andrea D’Amico, agente di Paolo Vanoli, ha parlato a RIA Sport della posizione del suo assistito, divenuto lo scorso 22 dicembre allenatore dello Spartak Mosca: “Paolo non ha intenzione di lasciare lo Spartak ora” ha dichiarato. Ricordiamo che la squadra più popolare di Russia, a seguito delle sanzioni FIFA e UEFA, non potrà giocare gli ottavi di finale di Europa League dove avrebbe dovuto affrontare il Lipsia. Il tecnico ha fatto il suo esordio sabato nel derby contro il CSKA, perso per 0-2.

11.42 – Zenit, l’ucraino Rakitskyi ha chiesto di non giocare nell’ultima partita di campionato – A seguito dell’invasione russa in Ucraina, il difensore dello Zenit, Yaroslav Rakitskiy ha chiesto di non giocare nell’ultima partita di campionato contro il Rubin Kazan. Il difensore è originario della regione della Donbass, ha speso una carriera allo Shakhtar prima di trasferirsi nel 2019 a San Pietroburgo. Una scelta che non fu per nulla gradita in Ucraina, tanto da costargli l’esclusione della nazionale e portando lui stesso infine ad annunciarne il ritiro dalla selezione. Ricordiamo che il campionato russo, a differenza di quello ucraino, ha ripreso regolarmente nell’ultimo weekend.

11.39 – Conte: “La guerra non è la risposta a niente. Incredibile un simile scenario nel 2022” Antonio Conte, tecnico del Tottenham, ha parlato della drammatica situazione che sta vivendo l’Ucraina a seguito dell’invasione russa. Di seguito le sue parole in conferenza stampa: “È una situazione molto triste. Siamo nel 2022 ed essere qui a parlare della possibilità che ci sia una guerra è incredibile. E allo stesso tempo stupido. Abbiamo bisogno della pace nel mondo, per tutti. E non di persone che perdono la vita per una situazione che, ripeto, nel 2022 è davvero incredibile. La guerra non è la risposta a niente, tutto il mondo deve mostrarsi compatto e dimostrare di essere unito contro la stupidità di alcune persone. La guerra non è la risposta a niente, mai. Questo deve essere chiaro e anche FIFA e UEFA devono rispondere in modo compatto e dare una risposta forte contro quei paesi che in questo momento non vogliono allinearsi. Credo che tutti dobbiamo condannare la situazione attuale, come ho detto è incredibile anche solo pensare la più piccola possibilità che ci sia una guerra. È una cosa incredibile per le nuove generazioni e per i bambini, per tutti quanti. È incredibile che io ed altri allenatori siamo qui a parlare di questo argomento nel 2022”.

10.57 – Dinamo Mosca, l’ucraino Voronin ha risolto il contratto col club russo – Andrey Voronin non è più l’allenatore della Dinamo Mosca. Il tecnico ucraino, 42 anni, ha trovato un accordo col club per la risoluzione consensuale del contratto. Termina così la sua avventura dopo quasi un anno e mezzo. In precedenza Voronin è stato giocatore della Dinamo dal 2010 al 2014.

10.42 – Russia fuori dai Mondiali, il ct Karpin: “I miei ragazzi avevano un sogno, l’hanno perso” – Valeri Karpin, commissario tecnico della nazionale russa, ha commentato l’esclusione della sua selezione dai Mondiali: “Inutile dire che siamo tutti delusi. Naturalmente ci aspettavamo che il vincitore dei playoff sarebbe stato determinato dal campo di calcio. È un peccato per i ragazzi che sognavano di giocare i Mondiali del 2022 e ora hanno perso questa speranza. Spero che le sanzioni FIFA e UEFA possano essere revocate rapidamente e che il calcio russo torni sulla scena internazionale”.

10.27 – Fonseca è tornato a Lisbona – Paulo Fonseca è atterrato con la moglie ieri sera dopo mezzanotte a Lisbona. Il tecnico portoghese ha raccontato alla stampa la situazione vissuta in Ucraina al momento dell’invasione militare della Russia. L’ex allenatore della Roma, ha lasciato la capitale Kiev venerdì scorso, attraverso la missione di rimpatrio dell’ambasciata portoghese a Kiev: “Avevamo in programma di andare in Svizzera in aereo alle 10 di giovedì. Erano le 4 del mattino e abbiamo sentito le bombe cadere a Kiev. È stato il momento più difficile, siamo stati presi dal panico, abbiamo preso le nostre borse, siamo usciti in strada, abbiamo cercato di lasciare Kiev in quel momento, ma c’era troppo traffico sulla strada principale. Da lì, siamo andati all’hotel del presidente dello Shakhtar Donetsk, insieme allo staff e ai giocatori del club. Ci siamo sentiti molto spaventati dalle bombe che cadevano vicino a noi. Non avevamo alcun dubbio che la guerra fosse iniziata”.

Sulla situazione che sta vivendo il popolo ucraino: “Non ho parole per descriverlo. Stanno soffrendo molto e combattendo duramente per difendere la patria. Il presidente [Volodymyr Zelenskyy] è il primo. C’era una lista enorme di persone che volevano entrare in Ucraina per aiutare l’esercito. Ci sono numerosi personaggi pubblici che si sono arruolati per combattere. Sarà difficile per queste persone, ma credo che abbiano già vinto questa guerra. Abbiamo molti amici che si sono arruolati e stanno difendendo l’Ucraina. I nostri amici stanno bene, al fronte. Siamo molto preoccupati per loro”.

Sul viaggio affrontato “È stato un viaggio difficile, non tanto per quello che stavamo vedendo… Ovviamente abbiamo visto colonne militari, ci siamo fermati una o due volte e abbiamo sentito sirene, aerei che passavano. Il viaggio è stato molto lungo, quasi senza sosta praticamente, sempre con la sensazione di pericolo. Questa è stato la cosa peggiore. C’erano code ovunque, non c’erano né cibo né benzina nelle aree di servizio”.

10.23 – Atleti russi e bielorussi fuori dai tornei di pattinaggio su ghiaccio – Al fine di proteggere l’integrità delle competizioni sportive globali e per la sicurezza di tutti i partecipanti, il Comitato Esecutivo del CIO ha raccomandato nella giornata di ieri che le Federazioni Sportive Internazionali e gli organizzatori di eventi sportivi non invitino o consentano la partecipazione di atleti e funzionari russi e bielorussi alle competizioni internazionali. Appello raccolto dalla International Skating Union (ISU) che ha pertanto deciso che nessun pattinatore appartenente ai membri ISU in Russia (Unione russa di pattinaggio e Federazione russa di pattinaggio di figura) e Bielorussia (Unione di pattinaggio bielorusso) sarà invitato o autorizzato a partecipare a competizioni internazionali di pattinaggio su ghiaccio compresi i campionati ISU e altri eventi ISU. Lo stesso vale per i Funzionari elencati nelle rispettive Comunicazioni e/o Regolamenti ISU in Russia e Bielorussia.

MARTEDÌ 1° MARZO

22.37 – Mazepin non può correre in F1? Il pilota russo Nikita Mazepin rischia di non correre in Formula 1? La Federazione internazionale dell’automobile ha fatto sapere che il 1 marzo, ovvero domani, si svolgerà una riunione straordinaria del Consiglio Mondiale per discutere della crisi ucraina. Tra le sanzioni, la possibile sospensione dei piloti russi come Mazepin della Haas.

22.00 – La FFF approva la decisione di FIFA e UEFA Il numero uno della FFF, la Federazione Francese, ovvero Noel Le Graet, a RMC Sport approva la decisione di FIFA e UEFA di escludere club e nazionali russe dalle competizioni. “Era la decisione da prendere. Il Mondiale si svolgerà ma senza la Russia, è andato troppo oltre. Le sanzioni economiche vanno bene ma non bastano: celebriamo l’occasione, UEFA e FIFA hanno dimostrato unità su questo tema”.

21.50 – L’augurio dello Spartak a Domenico Tedesco Nuovo comunicato da parte dello Spartak Mosca. Dopo essersi dichiarato contrario per l’esclusione dalle competizioni europee, per decisione di UEFA e FIFA, alla stregua delle nazionali russe, il club sui social ha postato un messaggio per il proprio ex manager Domenico Tedesco. Che, ironia della sorte, è alla guida del RB Lipsia che beneficia dell’esclusione dei russi passando direttamente ai quarti di finale. “Vogliamo augurargli il meglio. Speriamo che i nostri destini e percorsi si incrocino ancora ma in condizioni di maggior pace”.

20.52 – Comunicato della Federcalcio russa – Dopo la decisione di FIFA e UEFA di escludere dalle competizioni tutti i club e le nazionali russe, arriva anche il comunicato della Federcalcio russa. “La Federcalcio russa è categoricamente in disaccordo con la decisione di FIFA e UEFA di sospendere a tempo indeterminato tutte le squadre russe dalla partecipazione alle partite internazionali. Riteniamo che questa decisione sia contraria alle norme e ai principi della competizione internazionale, nonché allo spirito dello sport. Ha un evidente carattere discriminatorio e danneggia un numero enorme di atleti, allenatori, dipendenti di club e squadre nazionali e, soprattutto, milioni di tifosi russi e stranieri, i cui interessi devono innanzitutto tutelare le organizzazioni sportive internazionali. Tali azioni stanno dividendo la comunità sportiva mondiale, che ha sempre aderito ai principi di uguaglianza, rispetto reciproco e indipendenza dalla politica. Ci riserviamo il diritto di impugnare la decisione della FIFA e della UEFA in conformità con il diritto sportivo internazionale”.

20.41 – Membri e direttivo dello Shakhtar si arruolano – Spiegano i colleghi di Sky UK che molti dei membri ucraini, lavoratori e del direttivo dello Shakhtar Donetsk, si sono arruolati nell’esercito per combattere contro l’invasore russo. Non è chiaro se abbiano deciso di fare lo stesso anche i calciatori.

20.34 – Marlon è in Brasile Tra i primi giocatori a raggiungere il Brasile c’è Marlon. L’ex difensore del Sassuolo è arrivato pochi minuti fa a Rio De Janeiro.

20.28 – La risposta del Lipsia – In virtù dell’esclusione dello Spartak Mosca dalle competizioni internazionali da parte di UEFA e FIFA, il RB Lipsia passa automaticamente ai quarti di finale. E’ arrivato anche un breve comunicato da parte del club della Red Bull. “Per noi, la guerra in qualsiasi forma è inaccettabile. Abbiamo sempre sottolineato chiaramente questo atteggiamento. La UEFA ha bandito oggi tutte le partite che coinvolgono club russi. Anche se siamo dell’opinione che lo sport fondamentalmente unisca, comprendiamo e sosteniamo questa decisione e speriamo che presto venga trovata una soluzione pacifica al conflitto”.

20.20 – Comunicato dello Spartak – Arriva un duro comunicato dello Spartak Mosca dopo l’esclusione da parte di UEFA e FIFA. “Siamo sconvolti ma ce lo aspettavamo. Lo sport dovrebbe creare ponti, non bruciarli. Non siamo d’accordo ma siamo costretti a obbedire”

19.53 – De Zerbi è in Italia e racconta i giorni in Ucraina Roberto De Zerbi ha rilasciato una lunga intervista a Radio 105 dopo il rientro in Italia. Questo un breve passaggio. “Non ho mai avuto paura di non tornare. Paura invece che saltasse la linea internet, che staccassero la luce in città, che mancasse l’acqua calda, che finissero le scorte di acqua e di cibo, queste cose sì, queste paure le ho avute. Ho avuto paura che il treno durante il tragitto potesse fermarsi per un guasto e in Ucraina adesso fa davvero freddo. Nel nostro hotel c’erano dei giornalisti inglesi della BBC che ci dicevano di stare tranquilli perché era quasi impossibile che colpissero volontariamente i civili”.

19.45 – Polonia in finale playoff verso Qatar 2022 La Polonia andrà direttamente ai playoff verso Qatar 2022. Giocherà contro una tra Svezia e Repubblica Ceca.

19.34 – UK e Germania chiedono esclusione Russia e Bielorussia da ogni sport – Il Comitato Olimpico britannico ha chiesto, congiuntamente a quello tedesco, l’esclusione di Russia e Bielorussia da tutte le discipline sportive internazionali. Dopo la decisione di UEFA e FIFA di escludere Russia e club russi dalle competizioni calcistiche, adesso arriva la richiesta di chiudere completamente le frontiere sportive per ogni sport per il paese di Putin.

19.09 – Il Lipsia ai quarti di Europa League – Lo Spartak Mosca è ufficialmente escluso dall’Europa League. Sarà il Lipsia dunque ad andare avanti ai quarti di finale in via automatica: lo ha comunicato la UEFA che oggi, congiuntamente con la FIFA, ha escluso club e nazionale russa da tutti i tornei.

18.50 – La UEFA rompe il contratto con Gazprom – La UEFA ha deciso oggi di porre fine alla sua partnership con Gazprom in tutte le competizioni. La decisione ha effetto immediato e copre tutti gli accordi esistenti, tra cui la UEFA Champions League, le competizioni UEFA per nazionali e UEFA EURO 2024.

18.41 – UEFA e FIFA sospendono i club e le nazionali russe da tutte le competizioni – Comunicato congiunto di UEFA e FIFA che riportiamo integralmente:

A seguito delle decisioni iniziali adottate dal Consiglio FIFA e dal Comitato Esecutivo UEFA, che prevede l’adozione di misure aggiuntive, FIFA e UEFA hanno deciso oggi insieme che tutte le squadre russe, siano esse rappresentative nazionali o squadre di club, saranno sospese dalla partecipazione a entrambi Competizioni FIFA e UEFA fino a nuovo avviso.

Queste decisioni sono state adottate oggi dall’Ufficio di presidenza del Consiglio FIFA e dal Comitato Esecutivo UEFA, rispettivamente i massimi organi decisionali di entrambe le istituzioni su questioni così urgenti.

Il calcio è pienamente unito qui e in piena solidarietà con tutte le persone colpite in Ucraina. Entrambi i Presidenti sperano che la situazione in Ucraina migliori in modo significativo e rapido in modo che il calcio possa nuovamente essere un vettore di unità e pace tra i popoli

18.35 – La UEFA ha deciso di rompere la sponsorizzazione col colosso russo Gazprom – Novità riguardante la questione Gazprom-UEFA. Secondo quanto anticipato dalla BBC la massima organizzazione calcistica europea avrebbe definitivamente interrotto la sponsorizzazione con il colosso energetico russo. A breve è atteso l’annuncio ufficiale.

18.12 – Basket, squadre russe sospese dall’Eurolega e dall’EuroCup – Il comitato esecutivo degli azionisti della Euroleague Commercial Assets (ECA) dopo il meeting avvenuto in giornata ha preso le seguenti decisioni in merito alla guerra in Ucraina: tutte le squadre russe partecipanti all’Eurolega e all’EuroCup di basket sono state sospese: si tratta di CSKA Mosca, UNICS Kazan, Zenit San Pietroburgo, Lokomotiv Kuban e Krasnodar). Eurolega Basket per monitorare continuamente l’evolversi della situazione. Qualora la situazione non dovesse evolvere in maniera favorevole, tutte le gare di regular season contro squadre russe verranno annullate per configurare la classifica dei campionati. Euroleague Basketball ei suoi club ribadiscono il loro fermo impegno per la pace, contro qualsiasi atto di violenza o guerra, e continueranno a usare la loro voce per promuovere il rispetto, l’inclusione e la diversità, valori che sono al centro dell’organizzazione e delle sue squadre.

17.42 – Polonia, non vi saranno più limitazioni ai calciatori ucraini in campionato – La Federcalcio polacca (PZPN) informa che la Commissione di emergenza ha adottato delle modifiche relativamente alla registrazione dei calciatori extra-UE, nello specifico per quel che riguarda i calciatori ucraini nei campionati polacchi. Questi ultimi pertanto non saranno considerati come stranieri e non vi saranno limitazioni circa il loro impiego. Attualmente in Ekstraklasa vi giocano sei giocatori di nazionalità ucraina, fra cui Yevgen Konoplyanka, trasferitosi nelle scorse settimane dallo Shakhtar al Cracovia.

17.14 – Shakhtar, duro comunicato: “Via la Russia dagli sport. Li usa per intimidire e uccidere” – “Mai più Russia negli sport internazionali” è l’appello dello Shakhtar Donetsk attraverso il proprio profilo Twitter. Il club che rappresenta la città di Donetsk, situata nella Donbass, ha una chiara presa di posizione nei confronti dell’invasione russa in Ucraina: “Oh sport! Tu sei il mondo!” – Queste le parole del fondatore del Movimento Olimpico Internazionale Pierre de Coubertin. Un Paese che ha scelto la strada della guerra e sta minacciando il mondo con armi nucleari non ha posto negli sport internazionali”. si legge.

Lo Shakhtar prosegue il suo attacco: “La Russia usa il successo sportivo per propagare la sua ideologia. Lo sport per i russi non è una fonte di competizione nobile, pacifica e amichevole. È uno strumento per promuovere idee, intimidire, uccidere e distruggere. Chiediamo a tutta l’élite sportiva mondiale di sostenere questa richiesta.

Infine, il club fa una serie di richieste:
1. Escludere la Russia da tutte le comunità internazionali.
2. Proibire a qualsiasi atleta russo di partecipare a competizioni internazionali.
3. Interrompere la vendita dei diritti per trasmettere le competizioni internazionali ai canali russi.
4. Proibire alle società russe di sponsorizzare competizioni e club internazionali.
5. Sostenete l’Ucraina con le informazioni. Partecipate alla diffusione di informazioni veritiere sulle azioni dei paesi aggressori.

16.58 – Guerra in Ucraina, undici nazioni si rifiutano di giocare con la Russia a qualsiasi livello – Al momento, già 11 paesi europei hanno annunciato di rifiutarsi di giocare partite a qualsiasi livello con la Russia. L’elenco comprende: Albania, Danimarca, Galles, Inghilterra, Irlanda, Norvegia, Polonia, Repubblica Ceca, Scozia, Svezia, Svizzera.

16.40 – Qatar 2022, la FIFA sta valutando la sospensione della Russia fino a nuovo avviso – In arrivo sanzioni ancora più dure nei confronti della Russia da parte della FIFA. La massima federazione calcistica internazionale sta intensificando i rapporti con la UEFA per prendere ulteriori misure restrittive a seguito dell’invasione dell’Ucraina. Prende quota l’eventualità della sospensione della nazionale russa fino a nuovo avviso. Questo significherebbe l’esclusione della selezione allenata da Valeri Karpin dai playoff ai Mondiali. Lo riporta Sky Sports.

16.30 – Federcalcio irlandese: “Supporto all’Ucraina. Non giocheremo con la Russia a nessun livello”
Anche la Federcalcio irlandese si aggiunge alla lista dei paesi che rifiuteranno di giocare contro la Russia e le sue rappresentanti. Di seguito il comunicato ufficiale: “La FAI ha offerto il suo pieno e inequivocabile sostegno alla FA ucraina e ha confermato che nessuna squadra irlandese giocherà contro la Russia a nessun livello fino a nuovo avviso. In segno di solidarietà, stasera alle 19 l’AVIVA Stadium s’illuminerà con i colori della bandiera ucraina”.

16.24 – Scozia, la FA offre supporto all’Ucraina nella preparazione dei playoff per Qatar 2022 – Il presidente della FA scozzese, Rod Petrie, ha scritto al suo omologo della Federcalcio ucraina per inviare un messaggio di sostegno, amicizia e unità.

“Il calcio è irrilevante in mezzo al conflitto, ma abbiamo trasmesso il forte senso di solidarietà comunicatoci dai tifosi e dai cittadini scozzesi negli ultimi giorni” si legge nel comunicato della Scottish FA, che prosegue: “Rimaniamo in dialogo con la UEFA e la FIFA in merito agli spareggi della Coppa del Mondo FIFA maschile e alle qualificazioni alla Coppa del Mondo femminile e ci siamo offerti di supportare i preparativi dei nostri colleghi ucraini nel miglior modo possibile in queste circostanze inimmaginabilmente difficili”.

Scozia e Ucraina sono state sorteggiate per affrontarsi nella semifinale dei playoff per Qatar 2022, con partita programmata a Glasgow il 24 marzo. Partita messa in dubbio a seguito dell’invasione militare della Russia sul territorio ucraino.

La Federcalcio scozzese ha inoltre fatto sapere di essere pronta, nel caso la situazione non dovesse cambiare, di ritirare la sua rappresentante dalla UEFA Regions Cup contro la Russia, che si giocherà ad agosto, aggiungendo: “Questa rimarrà la nostra posizione in caso di altre partite a qualsiasi livello del calcio internazionale”.

16.02 – Ucraina, creato un fondo per aiutare l’esercito: anche Malinovskyi fra i partecipanti – Anche Ruslan Malinovskyi è fra i calciatori e allenatori che hanno deciso di creare un fondo per aiutare l’esercito ucraino inviando denaro per i bisogni delle forze armate. Secondo quanto raccolto da sport.ua sono stati raccolte circa 500mila euro. Oltre all’atalantino vi sono Andriy Yarmolenko, Roman Yaremchuk, Vitaly Mykolenko, Alexander Zinchenko, Sergey Rebrov e altri atleti meno noti.

15.49 – A settembre vinceva al Bernabeu, oggi Vernydub si è arruolato all’esercito ucraino – Yuriy Vernydub, tecnico dello Sheriff, è tornato in Ucraina. Nativo di Zhytomir, città a 200 km a ovest di Kiev, l’allenatore si è unito all’esercito ucraino per difendere il suo Paese nella guerra scatenata dalla Russia. 56 anni, Vernydub ha condotto la squadra a un’ottima Champions League, chiudendo terza nel suo girone davanti allo Shakhtar Donetsk e andando a vincere sul campo del Real Madrid. Solo giovedì scorso la sua squadra giocava in Europa League contro i portoghesi del Braga.

15.37 – Il CIO raccomanda alle federazioni sportive: “Non invitate gli atleti russi e bielorussi ai tornei” – Il Comitato Esecutivo del Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha discusso ancora oggi la questione relativa alla partecipazione di Russia e Bielorussia alle competizioni sportive, dopo la violazione della Tregua Olimpica da parte del governo russo e del sostegno nei confronti di questi ultimi da parte del governo della Bielorussia.

Questo è quanto è stato deciso:

1. Al fine di proteggere l’integrità delle competizioni sportive globali e per la sicurezza di tutti i partecipanti, il Comitato Esecutivo del CIO raccomanda che le Federazioni Sportive Internazionali e gli organizzatori di eventi sportivi non invitino o consentano la partecipazione di atleti e funzionari russi e bielorussi alle competizioni internazionali.

2. Laddove ciò non sia possibile con breve preavviso per motivi organizzativi o legali, il Comitato Esecutivo del CIO esorta vivamente le Federazioni Sportive Internazionali e gli organizzatori di eventi sportivi in ​​tutto il mondo a fare tutto ciò che è in loro potere per garantire che nessun atleta o funzionario sportivo russo o bielorusso possa prendere parte sotto il nome di Russia o Bielorussia. I cittadini russi o bielorussi, siano essi individuali o di squadra, dovrebbero essere accettati solo come atleti neutrali o squadre neutrali. Non devono essere visualizzati simboli, colori, bandiere o inni nazionali.

3. Ovunque, in circostanze molto estreme, anche questo non sia possibile con breve preavviso per motivi organizzativi o legali, il Comitato Esecutivo del CIO lascia all’organizzazione competente il compito di trovare il proprio modo per affrontare efficacemente il dilemma sopra descritto.

4. In questo contesto, il Comitato Esecutivo del CIO ha considerato in particolare i prossimi Giochi Paralimpici Invernali di Pechino 2022 e ha ribadito il suo pieno sostegno al Comitato Paralimpico Internazionale (IPC) e ai Giochi.

5. Il Comitato Esecutivo del CIO mantiene la sua raccomandazione urgente di non organizzare alcun evento sportivo in Russia o Bielorussia, emessa il 25 febbraio 2022.

6. Il Comitato Esecutivo del CIO, sulla base delle circostanze eccezionali della situazione e considerando la gravissima violazione della Tregua Olimpica e altre violazioni della Carta Olimpica da parte del governo russo in passato, ha preso la decisione ad hoc di ritirare l’Ordine Olimpico da tutti persone che attualmente svolgono una funzione importante nel governo della Federazione Russa o in altre posizioni di alto rango legate al governo, tra cui le seguenti:

Vladimir Putin, Presidente della Federazione Russa
Dmitry Chernyshenko, Vice Primo Ministro della Federazione Russa
Dmitry Kozak, vice capo del personale dell’ufficio esecutivo presidenziale

6. Il Comitato Esecutivo del CIO accoglie e apprezza i numerosi appelli alla pace da parte di atleti, funzionari sportivi e membri della Comunità Olimpica mondiale. Il CIO ammira e sostiene in particolare gli appelli alla pace degli atleti russi.

7. Il Comitato Esecutivo del CIO riafferma la sua piena solidarietà con la Comunità olimpica ucraina. Sono nei nostri cuori e pensieri. Ci impegniamo a continuare e rafforzare i propri sforzi per l’assistenza umanitaria. Pertanto, il Comitato Esecutivo del CIO ha istituito oggi un fondo di solidarietà. In questo contesto, il CIO esprime la sua gratitudine ai Comitati Olimpici Nazionali (NOC) e alle Federazioni Sportive Internazionali che stanno già sostenendo gli atleti ucraini e le loro famiglie.

8. Il Comitato Esecutivo del CIO, assistito dalla Task Force del CIO, continua a monitorare da vicino la situazione. Può adattare le sue raccomandazioni e misure in base agli sviluppi futuri.

La dichiarazione odierna del CIO si basa sulle dichiarazioni del CIO fatte il 24 febbraio 2022 e il 25 febbraio 2022 .

Il CIO ribadisce l’appello del presidente del CIO: “Date una possibilità alla pace”.

Leggi l'articolo originale

About Author

Pro News

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Hai più di 18 anni?

In questo sito web sono presenti contenuti dedicati ai soli maggiorenni.

Se ha meno di 18 anni non puoi accedere ai contenuti del sito