Del rinnovo di Marusic – comunicato nella semestrale di bilancio della Lazio approvata mercoledì sera – ne avevamo parlato da tempo, non è una novità. Una bozza d’intesa già c’era da mesi, la volontà di firmare era comune. L’accelerata però è arrivata dopo il tesseramento di Kamenovic a gennaio, che ha lo stesso entourage del montenegrino: la Lazio ha così messo nero su bianco l’accordo verbale con il duttile terzino di 29 anni. Nella relazione biancoceleste non è stato comunicato l’ingaggio di Marusic, che avrà ricevuto un aumento rispetto al precedente accordo di circa 1 milione di euro a stagione.
Eppure l’ufficialità della firma ha spiazzato un po’ tutti. Il motivo? La durata del nuovo contratto, fino al 2024. Un prolungamento di due anni inusuale, soprattutto per gli standard di Lotito, che risolve la situazione solo nell’immediato. Perché alla fine del prossimo campionato Marusic e la Lazio sarebbero di nuovo di fronte allo stesso scenario di pochi mesi fa: cessione o vivere di nuovo una stagione in scadenza con la possibilità di liberarsi a zero. Ecco perché ne sta nascendo un caso: non è sbagliato pensare che la Lazio abbia rinnovato di due anni il contratto di Marusic solo per tutelarsi in estate. Così da avere, nella prossima sessione, il coltello dalla parte del manico per un’eventuale trattativa e monetizzare il più possibile con lui.
In dubbio per il Sassuolo
Intanto su di lui si è acceso un campanello d’allarme nella tarda serata di ieri. Dopo aver svolto l’allenamento, Marusic ha svolto degli accertamenti fisici presso la clinica Paideia. All’interno dello staff non è scattato ancora l’allarme: la rifinitura odierna chiarirà meglio la situazione.