La rimonta continua
 Un’altra vittoria in scioltezza da parte della Juventus.
Un’altra gara terminata senza subire goal e realizzando almeno due reti.
Un’altra prova convincente con il nuovo modulo 4-2-3-1 scelto da Massimiliano Allegri.
Certo, come già scritto in merito al successo ottenuto contro la Salernitana fanalino di coda, il Genoa pieno di assenti non è l’avversario più attendibile in questo momento per capire se la squadra bianconera è definitivamente uscita dal tunnel però, nonostante il quarto posto continui a distare 7 punti, la classifica si sta accorciando e la rimonta verso le prime posizioni continua e sembrare decisamente più fattibile.
 
Cuadrado, che perla
A decidere la sfida contro la rabberciata compagine di Schevchenko ci ha pensato prima una perla direttamente da calcio d’angolo di Cuadrado (goal alla Palanca) e poi l’ennesima prodezza stagionale di Dybala.
In questo momento il colombiano e l’argentino sono sicuramente i calciatori più imprevedibili e di talento nella formazione bianconera; i due che più di tutti gli altri creano imprevedibilità al gioco negli schemi tattici della Vecchia Signora, sommando talento e qualità.
Il mese di Dicembre è appena iniziato però i presupposti per fare bene e provare a fare un “filotto” che possa riportare la Juventus in una posizione di classifica più consona al valore della rosa e alle ambizioni della squadra ci sono davvero tutti.
Bisogna continuare su questa via però, mantenendo questa ritrovata stabilità difensiva, ma soprattutto proseguendo a vincere in maniera convincente.
 
Morata, che ti succede?
Se c’è una nota negativa invece da evidenziare anche dopo la sfida contro il Genoa, in cui la difesa bianconera ha rischiato praticamente zero, è quella di non aver chiuso prima la partita ma di averla tenuta aperta, almeno sulla carta, sino a dieci minuti dalla fine.
Ad incidere in maniera pesante su questa difficoltà della formazione bianconera a concretizzare la mole di gioco sviluppata c’è sicuramente il momento negativo che sta attraversando Alvaro Morata.
L’attaccante spagnolo sembra aver perso quello smalto sotto porta che lo aveva contraddistinto nel corso della scorsa stagione.
Il suo nervosismo è risultato ancor più evidente in occasione della sostituzione decisa da Allegri durante il secondo tempo.
Purtroppo le prestazioni non esaltanti di Morata ma anche di Kean stanno amplificando in maniera sempre più evidente la nostalgia di non avere più in squadra un attaccante del livello di Cristiano Ronaldo.
Che sostituire il fenomeno portoghese sarebbe stata un’impresa difficile, quasi impossibile, era cosa nota a tutti ma gli unici due veri attaccanti in rosa della formazione bianconera ce la stanno davvero mettendo tutta, in negativo, a farlo rimpiangere ancora di più, se possibile.
Per provare a rientrare nelle prime posizioni non basterà sfruttare un calendario favorevole ma sarà necessario assolutamente recuperare i goal dei bomber juventini.



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