“Ero tra i più critici, quando sono stato eletto presidente”. Ma oggi Gianni Infantino ha cambiato idea. L’attuale numero uno della FIFA non è stato tra coloro che hanno assegnato i Mondiali del 2022 al Qatar, una scelta ereditata dalla gestione precedente. Ma adesso ne è tra i principali difensori, come ribadisce in un’intervista all’Associated Press: “Non è il paradiso, non è perfetto. C’è molto da fare, ma è nostro compito incoraggiare il cambiamento”.
Le critiche sul rispetto dei diritti umani e dei lavoratori.
“Lasceremo un’eredità importante da questo punto di vista, perché le regole volute dalla FIFA saranno accolte anche a livello legislativo. Tutti saranno i benvenuti in Qatar, anche i componenti della comunità LGBTQ+”.
Le critiche di Van Gaal?
“Io spero che si guardino i fatti, prima di dcriticare. Nel mondo arabo ci sono dei problemi, ma noi siamo stati in grado di aiutare a risolverli almeno in parte”.