Asse caldo tra Londra e Torino. Tottenham e Juventus sono in contatto da settimane, con diversi profili al centro dell’attenzione. Il primo è Dejan Kulusevski, molto gradito a Fabio Paratici, per il quale c’è stato un primo tentativo andato a vuoto: gli Spurs hanno offerto ​Giovani Lo Celso in uno scambio alla pari, la Juve ha ribadito che l’ex Parma parte solo per 35 milioni cash. L’altro nome sul tavolo è quello di ​Weston McKennie, il cui futuro lontano allo Stadium sembra essere legato a un fattore economico. Rispetto allo svedese, lo statunitense è una prima scelta di Allegri, che in questa stagione lo ha schierato in tutti i ruoli del centrocampo, avendo spesso risposte positive.

PROPOSTA – Per Max non è un giocatore da sacrificare, lo scenario può cambiare in caso di proposta vantaggiosa per le casse bianconere. McKennie può partite per 30 milioni di euro, al momento non vengono prese in considerazione altre idee. Per questo motivo la Juve ha detto no alla proposta di scambio avanzata dal Tottenham per ​Tanguy Ndombelé, che con Antonio Conte evidentemente non ha proprio feeling, proprio come era successo con Mourinho. L’ex Lione non è una prima scelta, anche per il suo stipendio, oltre 10 milioni di euro lordi all’anno. Troppo per la Juve, che ha come priorità vendere. In alternativa scambiare, ma chi deve arrivare deve essere funzionale al progetto e soprattutto non deve appesantire ulteriormente il monte ingaggi. 



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