Alla vigilia della gara con la Macedonia, il presidente della Figc Gabriele Gravina ha rilasciato un’intervista a Repubblica, nella quale parla di Nazionale ma non solo: “Solo i folli possono legare la politica al risultato sportivo. Io voglio vincere, sono pronto ad andare ovunque a piedi per vincere queste due partite. Tavecchio aveva il Coni contro, una maggioranza risicata in un quadro completamente diverso da questo. Io ho una maggioranza solida e ampio consenso, non ci sono presupposti per dimettermi. E se mi facessi da parte per andare al voto, probabilmente verrei rieletto”.

MANCINI – “Ha perso una partita delle ultime 40, prima dell’Europeo ha firmato il rinnovo senza sapere che l’avremmo vinto. La Serie A non è contro di me, lo sono solo due o tre soggetti. Ci sono resistenze da parte di vecchi protagonisti del calcio che non hanno fatto il bene del movimento e oggi non possono essere un riferimento governativo”.

LA JUVE E LA SUPERLEGA  – “Quel contratto è un’ipotesi progettuale. Se diventasse realtà, la Juventus sarebbe fuori dalla Serie A. La Superlega è la risposta sbagliata a un’esigenza reale. Anche l’Italia deve ragionare su come migliorare la qualità del campionato e renderlo più appetibile per i mercati in espansione come quello arabo, dove al momento raccoglie poco”.



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