Altra fumata nera per la votazione del nuovo presidente della Lega di serie A, posto vacante dopo le dimissioni di Paolo Dal Pino. Il nome sul tavolo era quello di Carlo Bonomi, numero uno di Confindustria, che sembrava potercela fare a ricevere i 14 voti, su 20, necessari per essere eletto, ma non è stato così, con una nuova fumata nera nel corso della votazione di oggi. Ben 19 le schede bianche e un solo voto a Bonomi, con la terza chiamata che ci sarà il 23 febbraio, dove il quorum scenderà a 11 voti.
Claudio Lotito, che vuole un presidente diverso dal numero uno di Confindustria, potrà essere soddisfatto della mancata elezione di Bonomi di oggi. I piani del leader laziale – alla guida del fronte di minoranza che comprende De Laurentiis del Napoli, Setti del Verona e Barone della Fiorentina – sono quelli di arrivare alla terza votazione, dove ‘basteranno’ undici preferenze, per far eleggere Lorenzo Casini, 46enne capo di gabinetto del Mibact, il ministero di Dario Franceschini.
Su Bonomi si è espresso anche l’amministratore delegato dell’Inter Giuseppe Marotta al termine dell’assemblea di Milano: “Non abbiamo bruciato Bonomi, non dovevamo nemmeno votarlo”.