In conferenza Vincenzo Italiano aveva allontanato i pensieri in bianco e nero verso la semifinale d’andata di Coppa Italia, anche se poi per primo ha ricorso ad un inevitabile turnover (cosa che peraltro non l’ha mai toccato, visto che siamo alla trentesima formazione diversa in 30 partite) in quel di Sassuolo. Archiviata la sconfitta, dolorosa ma tutt’altro che foriera d’allarmi per come è arrivata, è ora tempo sì di concentrarsi sulla tanto attesa sfida, l’incontro che segnerà il ritorno da avversario (odiato, eccome) di Vlahovic a Firenze per la prima volta da avversario.

Un aspetto ripropostosi nella sconfitta del Mapei Stadium che merita una rapida, rapidissima correzione è quello del temperamento. Con la sgraziata protesta di Bonaventura nei confronti di Prontera è arrivato il decimo cartellino rosso di questa stagione, il numero otto del campionato. Arrivando di fronte il primo dei due atti contro la Juventus, nel quale sarà fondamentale tenere almeno aperte le sorti verso il ritorno, è un aspetto che merita una rapidissima correzione. Visto che uno dei dieci precedenti di questa annata è proprio contro la Vecchia Signora.

L’unico confronto della stagione, quello dell’Allianz Stadium dello scorso 6 novembre, è stato in un certo senso deciso proprio dall’espulsione di Milenkovic. Di certo il tocco che a rivedere i replay non sussiste lascia pensare ad un’interpretazione generosa dell’allora arbitro Sozza, però proprio da quel momento, con la gara ancora sullo 0-0, fu la Juventus a prendere in mano il pallino, trovando poi nel recupero il centro vincente con Cuadrado. Uno dei tanti ex viola adesso a Torino, senza dubbio il meno atteso tra quelli che mercoledì sera si presenteranno al Franchi.

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