Un altro passettino. La Fiorentina conclude il mese di gennaio con un punto a Cagliari e la sensazione che da qui in avanti le cose non possano che migliorare. Priva del tutto di Vlahovic per la prima volta da novembre 2020, la squadra di Italiano ha messo in piedi una gara pazza, incostante, riuscendo a rimontare per portarsi a casa un pareggio che, per come si erano messe le cose, ad un tratto sembrava ormai già sfuggito. Ci ha pensato l’ex di turno Sottil, molto fischiato sin dal momento di inizio riscaldamento e sfogatosi al momento della rete (con tanto di ammonizione) a sistemare le cose, evitando la sconfitta.

Due grandi temi di riflessione, commentando a caldo: il primo è che l’assenza di Vlahovic – se ne è avuta la prova provata – non pesa come tutte le altre. Con la buona volontà e tutto il tempo necessario per potersi davvero inserire al meglio, Piatek nella programmazione è un vice-Vlahovic e non il suo successore. Ad appena una settimana dalla fine del mercato, e con le voci sul centravanti serbo che si rincorrono da ogni parte, è aspetto questo da tenere in forte considerazione. Il secondo, invece, riguarda esclusivamente il campo. Il rendimento in trasferta, in particolare: con soli 14 punti raccolti nelle dodici partite di campionato giocate fin qui lontano dalle mura amiche, è una voce da migliorare sensibilmente per potersi candidare davvero, e fino in fondo, a lottare per un piazzamento europeo.

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