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In poco più di 30 chilometri, la Toscana calcistica si sta giocando il futuro: da un lato il Pisa che tenta la scalata verso la Serie A (domani l’attesa semifinale playoff di ritorno contro il Benevento), dall’altro il Pontedera che, giunto al suo anno zero dopo la fine dell’era Paolo Giovannini, prova a intraprendere un nuovo percorso.
Nel mezzo a questo chilometraggio, poi, ecco loro: Aleksander Lici, Alessio Fatticcioni, Daniele Puleo, Davide Bertolini, Edoardo Dragone, Enrico Gironi, Filippo Carli, Gino Bernardini, Francesco Malanchi, Marco Pezzati, Mattia Giani, Michele Cesario, Matteo Remorini, Samuele Franceschi, Matteo Biggeri, Alessandro Arapi, Mattia Mencagli, Dennis Rossi, Lorenzo Bardini, Mattia Rizzato, Vittorio Fiumalbi, Francesco Zaccagnini, Giorgio Naldini, Alessio Biagioni, Alberto Nero, Iacopo Bellucci. I ragazzi che – nel silenzio di una provincia forse più orientata nel calcio dei grandi – hanno scritto la favola Cascina, squadra del Girone E di Serie D che, al primo anno in categoria, è riuscita a centrare la salvezza.

Con la svolta – dopo un girone di andata non semplice – arrivata quando la società, presieduta dal presidente Valerio Sisti e dal vice Nicola Blunetti, ha deciso di affidare la guida tecnica a mister Francesco Bozzi: 28 punti in 14, 2 punti di media a gara.
Proprio il tecnico, in esclusiva ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com, ha così parlato: “Il calcio è gioia, e se non ti diverti non fari risultato la domenica: questa è stata la nostra base. In partita, poi, ritrovavamo tutto l’allenamento della settimana, e già dopo poche gare siamo stati dominanti nel gioco, perché la squadra aveva un valore, c’era solo da farlo emergere: era nelle nostre corde, e con il tempo siamo diventati un’orchestra che suonava lo stesso accordo. Faccio l’allenatore da poco tempo, dopo la trafila nelle giovanili sono approdato in prima squadra, che era il mio desiderio, e sono felice di aver centrato un risultato così importante, anche grazie all’aiuto del mio staff (il vice allenatore Cristiano Veracini, il preparatore dei portieri Cristian Malvolti, il preparatore atletico Salvatore Busio, il match analyst Roberto Saglimbeni e i massaggiatori Gabriele Bandelli ed Evo Fornai). La Serie D è una vetrina molto importante, la salvezza un lusso per una cittadina come Cascina, che ha respirato calcio vero, vicino al professionismo. Siamo felici di quanto fatto, ci abbiamo creduto fino alla fine”.

Gli fa eco il Dg Luca Scaramuzzino: “Riuscire a mantenere la categoria, per noi che eravamo alla prima esperienza in D, è stato fondamentale: abbiamo acquisito maturità, e ora la D vogliamo tenercela stretta per tanti anni. Riconfermarsi non è mai facile, lo sappiamo, ma ripartiamo con voglia ed entusiasmo. La stagione è stata difficile, la sconfitta contro il Foglino dura da digerire perché ci proiettava verso la retrocessione ed è costata l’esonero a mister Polzella, che ringrazio perché dalla Promozione ci ha portato alla D, ma con il cambio in panchina i numeri ci hanno dato ragione, e quello scontro diretto è passato in secondo piano: ci eravamo dati come obiettivo i playout, invece ci siamo salvati con una giornata d’anticipo. E’ stata una grande soddisfazione”.

Con loro, ci hanno creduto anche i segretari Giuseppe Pandolfini, Fabio Guerra e Francesco Puliti, l’addetta stampa Romina Orsini, il dirigente Paolo Favati e il magazziniere Roberto Nardini. E una bella storia è stata scritta.
To be continued…

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