Intervistato da gianlucadimarzio.com, Stefano Marchetti, dg del Cittadella, ha parlato così del lavoro svolto fin qui: “Ho sempre scelto giocatori e collaboratori analizzando prima l’aspetto umano. Se riesci a creare un gruppo dove ci si sente una famiglia, con quel gruppo allora ti butteresti nel fuoco. Il segreto è che non ci sono segreti. Se continuiamo a farci guidare dal dio denaro, ci saranno ancora tante partite sul modello Svezia e Macedonia. Dobbiamo aggregare a quei tre o quattro concetti basilari nel mondo del calcio pensieri più approfonditi. Noi al Citta ci facciamo guidare dalle idee. Lavoriamo con budget inferiori ad altre squadre, dunque è scontato che non ci possiamo permettere di acquistare il capocannoniere del campionato dell’anno prima, o confermare giocatori che al nostro servizio hanno fatto bene. Per una questione economica non possiamo offrire ingaggi elevati. Peschiamo ogni anno dalle categorie inferiori, circa due terzi della nostra rosa viene dalla Serie C, siamo la catena di un percorso che i giovani debbono fare per crescere e ne siamo orgogliosi”.

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