A momenti la Pro Vercelli riesce a fare il “miracolo” e acciuffare un pareggio che, per buona parte della gara, sembrava un miraggio. Tuttavia è proprio sul 3 a 2 che Schiavo segna il quarto gol e chiude definitivamente i conti a favore del Como, conquistando così una vittoria casalinga meritata.

Dominio. Il primo tempo è stato tutto a tinte biancoblu, con i ragazzi di Cicconi partiti forti, bravi a creare un paio di occasioni limpide già nei primi dieci minuti. Prima con Duchini che la sfiora di pochissimo, poi con un’azione insistita che porta quattro uomini in area, costringendo la difesa a spazzare via in una mischia disordinata, tanto che il Como chiama anche il rigore per un contatto dubbio. I padroni di casa crescono soprattutto grazie a Righetto che, con il passare dei minuti, trova la quadra ed inizia a confezionare assist e corner importanti. Servirà però una disattenzione difensiva della Pro Vercelli per andare a segno: retropassaggio al portiere Samarxhi, che sbaglia la chiamata ed esce dai pali in controtempo, rimanendo così a metà strada e agevolando il bel pallonetto di Duchini al 18’ che significa 1 a 0. Un vantaggio che dà ulteriore spinta soprattutto ai centrocampisti D’Angelo e Tremolada che, quando giocano facile e puliti, diventano preziosi per la manovra, tanto che il raddoppio non tarda ad arrivare. Da una ripartenza veloce, che sorprende ancora una volta i difensori ospiti, Righetto serve un assist perfetto per il tiro al volo di Ronco, che al 27’ mette in porta il 2 a 0. Unica scintilla in attacco da registrare per la Pro è il gol di Romano che viene annullato per fuorigioco, mentre nel finale di tempo Duchini potrebbe arrotondare ma per ben due volte, di testa e poi di destro, sfiora di pochissimo la terza rete.

Impresa sfiorata. All’inizio della ripresa gli obiettivi delle due squadre sono molto chiari. Il Como la vuole chiudere, mentre la Pro cerca di tenerla viva e, per farlo, Melchiori si gioca la carta Barale sulla fascia destra. Una buona mossa perché il numero 20 entra subito nel vivo e favorisce la conclusione di tacco di Messina che prova a sorprendere Piombino tra i pali. Sono i padroni di casa però ad essere più pericolosi: Polese al 1’ aveva fatto uscire di pochissimo la sua deviazione in scivolata, mentre il tiro di Tremolada, complice una lieve deviazione, si infrange sul palo. A regalare il 3 a 0 ai suoi è Di Pentima al 25’, bravo a concludere una bella azione corale con il suo tiro che finisce sotto le gambe di Samarxhi. Complice l’ampio vantaggio, il Como si deconcentra, mentre la Pro stravolge il suo attacco e gioca con la mente più sgombra. E’ così che, nel giro di tre minuti, ci si ritrova sul 3 a 2: Barale fa partire un bel diagonale rasoterra dalla destra, mentre Palumbo raccoglie di gran carriera la ribattuta troppo debole di Piombino. Gli ultimi dieci minuti sono tutti da vivere: gli ospiti partono all’arrembaggio e il Como sembra alle corde, ma conosce i punti deboli della difesa piemontese ed è ancora su una ripartenza veloce che Schiavo firma il poker, mettendo definitivamente in cassaforte una vittoria che consolida il primato nel girone.

IL TABELLINO

COMO–PRO VERCELLI 4 -2
RETI (3-0; 3-2; 4-2): 18’ Duchini (C), 27’ Ronco (C), 26’ st Di Pentima (C), 34’ st Barale (P), 37’ st Palumbo (P), 42’ st Schiavo (C).
COMO (4-3-3): Piombino 6, Pozzoli 6, Di Pentima 6.5, D’Angelo 6, Viganò 6.5, Ronco 6.5, Righetto 6.5 (44’ st Prioni sv), Tremolada 6 (29’ st Schiavo 6.5), Duchini 6.5 (29’ st Lipari 6.5), Polese 6 (25’ st Zanetti 6), Mollica 6 (44’ st Borrello sv). A disp. Ferloni, Redaelli. All. Cicconi 6.5.
PRO VERCELLI (4-3-3): Samarxhi 5.5, Santi 6.5, Brollo 5.5 (14’ st Peritore 6), Ferri 6.5 (34’ st Petrassi 6.5), Scalia 6 (14’ st Gallina 6), Eusebione 6, Bresciani 5 (1’ st Barale 6.5), Gasparoni 6.5 (34’ st Palumbo 6.5), Romano 6 (21’ st Coppola 6.5), Viberti 5.5, Messina 6 (21’ st Amato 6). A disp. Squatrito, Perrelli. All. Melchiori 6.
ARBITRO: Cisternini di Seregno 7.
ASSISTENTI: Scognamiglio di Saronno e Buzani di Busto Arsizio.
AMMONITI: Zanetti (C), Scalia (P), Petrassi (P).

LE PAGELLE

COMO
Piombino 6 Non è chiamato a grandi parate, ma la sua è una partita attenta e subisce due gol in un momento in cui la squadra abbassa l’attenzione.
Pozzoli 6 Alterna bellissime giocate ad interventi difensivi poco incisivi che rischiano di mettere in pericolo la propria porta.
Di Pentima 6.5 Gioca una partita di carattere. Una grinta che viene fuori soprattutto quando gli scontri con Barale si trasformano in vere e proprie scintille.
D’Angelo 6 Da destra a sinistra si fa sempre tutto il campo per vie orizzontali e difficilmente si riesce a togliergli la palla dai piedi, peccato che non riesca a giocarne moltissime.
Viganò 6.5 Non si nota mai il suo anno in meno rispetto ai compagni: è una presenza rassicurante e certa in mezzo alla difesa.
Ronco 6.5 Gol meritato per la partita attenta e sempre pulita in coppia con Viganò: da quelle parti è difficile passare.
Righetto 6.5 Ha bisogno di qualche minuto per entrare davvero in partita, ma quando mette il turbo diventa uno dei giocatori più determinanti. (44’ st Prioni sv).
Tremolada 6 Dalla panchina Cicconi gli chiede concretezza e giocate più semplici e pulite, quella è la chiave che lo aiuta a crescere con il passare dei minuti.
29’ st Schiavo 6.5 Entra con grande energia e l’atteggiamento lo ripaga: è lui a mettere il sigillo sulla vittoria.
Duchini 6.5 Segna un gol ma se ne mangia altri due o tre. Peccato. Resta la sua bella partita, sempre lì a due passi dalla porta, pronto a colpire.
29’ st Lipari 6.5 Nel finale di gara è un continuo “bravo Lipa” dalla panchina. Entra con  la voglia di mordere le caviglie agli avversari e ci riesce bene.
Polese 6 Sufficiente nel complesso, ma a tratti fatica a trovare gli spazi e si nota la sua assenza.
25’ st Zanetti 6 Gli si chiede di compattare il centrocampo e lui ce la mette tutta e, a tratti, ci riesce.
Mollica 6 Giocatore dalle leve lunghe, per lui ogni passo è una falcata, e arginarlo non è facile. (44’ st Borrello sv).
All. Cicconi 6.5 Calo di disattenzione a parte, la sua è una squadra solida che mira alla concretezza.

PRO VERCELLI
Samarxhi 5.5 Un paio di disattenzioni, alla fine dei conti, sono risultate determinanti per il risultato finale.
Santi 6.5 Caparbio quando deve difendere, coraggioso quando porta avanti l’azione in fase d’attacco.
Brollo 5.5 Purtroppo resta spesso isolato dal gioco e non sempre viene cercato dai compagni, rimanendo così tagliato fuori dalla manovra.
14’ st Peritore 6 Entra per dare una scossa e alla fin dei conti dà il suo contributo nel provare ad acciuffare il pari.
Ferri 6.5 Quando ha la palla tra i piedi dà la sensazione di poter fare grandi cose, peccato che non sempre l’azione vada a buon fine.
34’ st Petrassi 6.5 Entra e dopo due minuti regala l’assist per il gol di Barale: subito determinante.
Scalia 6 Commettere qualche errore fa parte del percorso di crescita e nel complesso non sfigura.
14’ st Gallina 6 Prova a far allargare il gioco, si propone, tenta anche qualche affondo.
Eusebione 6 Sembra il più solido dietro e vero punto di riferimento, poi anche lui commette qualche leggerezza.
Bresciani 5 Di occasioni vere e proprie ne crea solo una: davvero troppo poco, pur restando nel vivo del gioco.
1’ st Barale 6.5 Se la Pro, data spacciata, lotta fino all’ultimo per ribaltare la gara alla fine è soprattutto merito suo.
Gasparoni 6.5 Non si contano quante palle riesce a recuperare, soprattutto nella ripresa. Prezioso.
34’ st Palumbo 6.5 Dimostra tanta caparbietà quando si lancia su quella palla che significa 3 a 2.
Romano 6 La sua presenza c’è e  si sente ma non sempre trova la giocata giusta, soprattutto negli ultimi metri.
21’ st Coppola 6.5 Subentra con la voglia di spaccare tutto: l’atteggiamento va premiato.
Viberti 5.5 Sembra che possa essere lui a dare la scossa da un momento all’altro, ma la gara nel complesso la passa in penombra.
Messina 6 Va al tiro solo una volta davvero, ma ha i numeri. Peccato non riesca ad emergere di più.
21’ st Amato 6 Entra nel momento più difficile. L’allenatore gli chiede quantità più che qualità e lui esegue.
All. Melchiori 6 Gioca più palla a terra rispetto all’avversario, ma le imbarcate in difesa pesano.

ARBITRO: Cisternini di Seregno 7 Interpreta bene la gara, privilegia il dialogo con i ragazzi e tiene in pugno la partita. Ottima la collaborazione con il guardalinee sul rigore non concesso, giustamente, al Como al 37’.

LE INTERVISTE

Como Under 17 Massimo Cicconi
L’allenatore del Como, Massimo Cicconi.

Il tecnico del Como, Massimo Cicconi, non nega di essersi preoccupato per il finale di gara dei suoi, ma nel complesso è più che soddisfatto per la vittoria conquistata: «Dovevamo chiuderla prima, perché ammetto di aver avuto paura di subire il pareggio negli ultimi minuti. Questo deve insegnare ai ragazzi che non bisogna mai staccare la spina. Detto ciò, non posso che essere felice per quanto visto in campo e anche per le tante occasioni create. Forse abbiamo giocato una partita più “sporca” dal punto di vista delle azioni, mentre loro sono stati più abili nelle manovre, ma comunque l’atteggiamento dei ragazzi è stato giusto fin dai primi minuti. Dobbiamo anche ricordare che ho una rosa di 15 giocatori in questo momento e che abbiamo 4 ragazzi fuori per infortunio, due hanno anche rotto il crociato. Dunque apprezzo che tutti stiano dando il massimo e vogliamo giocarcela fino alla fine, vediamo dove possiamo arrivare».

melchiori stefano pro vercelli
Il tecnico della Pro Vercelli, Stefano Melchiori.

L’allenatore della Pro Vercelli, Stefano Melchiori, sulla sconfitta subìta dà colpa a quanto visto nel primo tempo: «Appena scesi in campo non abbiamo giocato come invece sappiamo fare e abbiamo commesso degli errori in fase difensiva che ci hanno punito. Il primo gol è stata una sorta di paperata e lì ci siamo demoralizzati e anche il 2 a 0 potevamo evitarlo. Non voglio essere però troppo duro con questi ragazzi: nell’ultimo anno hanno giocato poco ed è normale che la poca continuità e un po’ di inesperienza ci faccia commettere questi errori. Salvo la reazione avuta nella ripresa, quando ci siamo tolti un po’ di tensione di dosso e abbiamo iniziato a giocare davvero come sappiamo, palla a terra, facendo emergere le nostre qualità. Ovviamente va dato merito all’avversario che è stato ottimo, ma ripartiamo da quanto di buono abbiamo fatto e dallo spirito che hanno i ragazzi, compreso quello di coloro che sono subentrati e che hanno di fatto ravvivato la nostra partita».

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