Torna Sinisa Mihajlovic sulla panchina del Bologna ma purtroppo termina la striscia positiva dei rossoblù a causa della sconfitta per 4-3 contro il Venezia allo Stadio Penzo. Dopo dieci sconfitte consecutive, i padroni di casa trovano i tre punti e possono lottare ancora per non retrocedere anche se la salvezza è più un miraggio che altro.
 
E’ stato questo a fare la differenza, il bisogno di rimanere aggrappati ad un sogno? In parte sì ma fa discutere il secondo rigore concesso dal direttore di gara Marinelli ai danni del Bologna, un rigore dubbio e contro il quale anche l’allenatore rossoblù si è scagliato dopo la decisione di confermarlo al VAR.
 
Certo, fa male perdere nei minuti finali una gara giocata comunque ad armi pari, soprattutto pensando alle prestazioni messe in campo nelle scorse settimane contro Milan, Juventus ed Inter. I rossoblù, infatti, hanno saputo reagire ai primi due gol trovando il pari e poi andando in vantaggio ma non è bastato, Aramu e Johnsen hanno infatti regalato la vittoria al Venezia.
 
La gioia più bella della partita è stata comunque il rientro di Sinisa Mihajlovic sulla panchina del Bologna dopo 49 giorni: qualsiasi sia il futuro calcistico dell’allenatore per la prossima stagione, rivederlo lì – seppur scavato dalla cure – è stata una grande emozione per tutti. Mihajlovic c’è, la squadra pure. Non si può sempre vincere… ma si può sempre provare a giocare al meglio delle proprie possibilità. Ed è questo che il Bologna è chiamato a fare in questo finale di stagione.



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