In Inghilterra l’intervista rilasciata da Andrea Agnelli in Olanda, al Telegraaf, ha destato scalpore. Il lungo intervento dell’ex presidente della Juventus, Oltremanica è stato inquadrato sotto un unico punto di vista: la Superlega come attacco al potere della Premier League. Il sentore inglese è ben inquadrato da un pezzo pubblicato dal Mirror, testata che ha nel suo claim (Il Mirror, Cuore britannico) la sua ragione di essere e che esprime alla perfezione il ‘sentimento popolare’ inglese.  

Nel pezzo si legge che “l’ex presidente della Juventus, Andrea Agnelli, caduto in disgrazia, ha ammesso che il suo piano per la Super League europea è guidato dal desiderio di far crollare la Premier League“.

“Agnelli, 47 anni, indagato dalla polizia italiana per uno scandalo finanziario che lo ha visto bandito dal calcio per due anni, è stato uno dei promotori dell’iniziativa ESL originale – prosegue il pezzo -. Manchester United, Liverpool, Chelsea, Arsenal, Manchester City e Tottenham si sono tutti iscritti alla nuova competizione nel 2021 prima di ritirarsi dopo un furioso contraccolpo da parte dei fan. Juventus, Real Madrid e Barcellona continuano a sostenere l’iniziativa. E Agnelli ha ammesso: “Solo la Premier League cresce e cresce – ed è già una Superlega glorificata”.

In ultima istanza, sembra che in Inghilterra non vedano la Superlega come una ribellione nei confronti della Uefa e alle sue regole, quanto piuttosto come un attacco alla Premier, il campionato più bello e più ricco del mondo.  



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